martedì 19 agosto 2008

Come raggiungere Pirate Bay


Un tempo, in Italia si facevano i governi balneari, che varavano provvedimenti balneari, ovvero mazzate mentre la gente era distratta con le chiappe al sole.

Oggi è tutto diverso: mentre i blogger sono in ferie, qualcuno stabilisce che Pirate Bay non debba più essere raggiungibile dall'Italia. Un minimo di spiegazione a questo punto è necessaria.

Per scambiarsi i file, sono stati inventati i meccanismi Peer-to-peer (P2P), ovvero non centralizzati, per avere principalmente due vantaggi:
1) Si sfruttano meglio i collegamenti (se tutto passasse attraverso server, con milioni di utenti finirei per saturarne le potenzialità);
2) Se un nodo cade la rete sta in piedi lo stesso. Se tutto passa attraverso un server, bum, cade quello e cadono tutti.

I due canali P2P che oggi vanno per la maggiore sono Emule (o Kazaa o Bearshare o quello che vi pare) e Torrent (Bittorrent, Bitcomet, Azureus, anche qui, chi più ne ha più ne metta).
Questi canali di P2P sono usati (diciamolo) principalmente per lo scambio di file protetti da copyright, ma anche per scambiare file privi di copyright e articoli, notizie, filmati non tutelati da diritto d'autore.

Il motore di ricerca più importante sulla rete Torrent è Pirate Bay. Questo ha causato ai signori che lo gestiscono un sacco di grane, ma sono tosti e vanno avanti. Qualcuno in Italia ha deciso che non possiamo più raggiungerli, come già succede per i siti di scommesse stranieri (non tutti, e comunque si viene indirizzati verso il sito italiano di scommesse, ovvero: mandate pure affanculo lo stipendio con cui dovreste mantenere i figli, ma almeno dateli a noi!).

Il fatto è gravissimo.

E' un attentato alla libertà. E' la supposizione che siamo tutti dei bambini cattivi, e che solo mettendoci la camicia di forza potremo comportarci bene.

Quindi, ecco come fare per eludere il blocco, in maniera del tutto legale. Il blocco viene effettuato con una modifica sui DNS del vostro provider (Telecom, Tiscali, Infostrada, ecc...). I DNS sono delle manovelle che trasformano i nomi (www.google.com) in numeri (208.69.34.230). Internet infatti funziona "a numeri", ma i nomi ci servono per memorizzare i siti che ci interessano (per es. stiappona.blogspot.com).

OpenDNS è un servizio di DNS esterno al provider (in realtà è proprio esterno all'Italia) che, traducendo il nome nel numero corretto vi farà visitare i siti che volete voi, non quelli che qualcuno ha deciso che voi possiate consultare.

Quindi basta utilizzare le informazioni gentilmente fornite da
Salvatore Aranzulla per impostare i DNS di OpenDNS sul vostro PC. Se vi
interessano quelle per il Mac o per Linux, ditelo e le pubblico io.

In più, in questo modo eviterete anche la "schedatura" che viene paventata da un articolo di Repubblica (voglio propro vedere che cosa se ne faranno di questa schedatura - a parte stamparla e pulirsi il culo). La "schedatura" avviene nel momento in cui si viene mandati al sito sostitutivo di thepiratebay.org, per cui se arrivate sul sito corretto di schedatura neanche se ne parla.

Citando Repubblica: "Resta possibile, per l'utente, aggirare il filtro, ma con programmi che deviano la connessione (come Tor) o attraverso un proxy. L'utente comune non è abbastanza esperto da poterli usare." No, non importa arrivare a tanto. Basta cambiare i DNS, e l'utente comune è abbastanza esperto da poterlo fare.

P.S.: Punto Informatico, come d'uso, ha omesso questa notizia perché avrebbe sconvolto il suo palinsesto di banalità. (UPDATE: PI ha pubblicato la notizia il giorno 11/8, omettendo e tagliando fino a portarlo al solito tono banale e servile).

P.P.S.: l'immagine all'inizio del post è tratta dalla pagina iniziale di thepiratebay.org di cinque minuti fa.

sabato 2 agosto 2008

Refusi, parte X

Mentre controllavo le tariffe dei vari provider, ho trovato questa sulla pagina di Libero.


Absolute Adsl. Un'offerta (con l'apostrofo, whew) che fà... venire voglia di rimandarvi a scuola.

Un giorno, Mariuccia (7 anni) torna a casa da scuola e la mamma le chiede: "Cosa hai imparato di bello oggi?" La bimba risponde: "Oggi abbiamo fatto educazione sessuale! La maestra ci ha insegnato la differenza che passa fra orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale!". E la mamma: "E' una bella maiala la tua maestra, voi siete piccini, non s'insegnano queste cose a bambini così piccoli! Adesso ci vado io a parlare con la tua maestra!".
(...)
A colloquio con la maestra, la mamma di Mariuccia dice: "Signora maestra, mia figlia, quella piccola, l'altro giorno è tornata a casa dicendo che, durante educazione sessuale, Lei aveva spiegato la differenza che passa fra orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale.... non le pare un po' troppo? Mia figlia fa soltanto la seconda, quand'è in terza che cosa pensa di spiegare?"
E la maestra: "Macché terza e terza: finché sua figlia si ostina a scrivere poNpino con la enne, di terza manco se ne parla!".