lunedì 26 novembre 2007

InGooglato, parte II

- Leggi la prima parte -



Maya aveva iniziato a lavorare per Google due anni dopo Greg. Era lei che l'aveva convinto ad andare in messico dopo le dimissioni: in un posto in cui, aveva detto, potesse riavviare la sua esistenza.

Maya aveva due labrador giganti color cioccolato e una fidanzata molto, molto paziente che sopportava di tutto tranne l'essere trascinata attorno a Dolores Park alle 6 del mattino da 170 chili di cani bavosi.

Maya impugnò il suo Mace [2] mentre Greg si diresse verso di lei, poi guardò di nuovo stupita e allargò le braccia, lasciando i guinzagli per tenerli sotto le scarpe. "E la ciccia dove l'hai lasciata? Ehi, sai che sei un gran fico?"

Lui l'abbracciò, rendendosi conto improvvisamente di come puzzava dopo una notte di inGooglamento invasivo. "Maya," disse, "cosa sai dei rapporti fra Google e l'Immigrazione?"

Lei si irrigidì non appena lui pose la domanda. Uno dei suoi cani cominciò a guaire. Lei si guardò intorno, poi fece un cenno in direzione del campo da tennis. "In cima al palo della luce, quello là; non guardare," disse. "E' uno degli access point WiFi del comune. C'è una webcam col grandangolo. Voltati dalla parte opposta quando parli."

Nel grande schema delle cose, non era costato un gran che a Google cablare la città con webcam dappertutto. Specialmente se in cambio ne veniva la possibilità di somministrare pubblicità alla gente basandosi sulla posizione in cui si trovava. Greg non aveva dato una gran importanza al giorno in cui le telecamere sugli access point erano diventate pubbliche - era stato un giorno in cui i blog erano esplosi con persone che giocavano con il loro nuovo strumento omnivedente, zoomando su varie zone in cui fioriva la prostituzione; dopo qualche tempo l'eccitazione passò.

Sentendosi un po' sciocco, Greg mugugnò, "Stai scherzando."

"Vieni con me," disse lei, andando via da quel palo della luce.

I cani non erano contenti per l'interruzione del loro giretto, ed espressero il loro disappunto in cucina mentre Maya preparava il caffè.

"Abbiamo fatto un patto con l'Immigrazione," disse lei, prendendo il latte. "Loro hanno deciso di smetterla di pescare nelle nostre registrazioni delle ricerche, e noi abbiamo acconsentito che loro vedessero quali pubblicità erano stati mostrati agli utenti."

Greg si sentiva male. "Perché? Non dirmi che Yahoo lo stava già facendo..."

"No, no. Beh, sì. Sicuramente. Yahoo lo stava facendo. Ma questa non è la ragione per cui Google ha deciso di seguirli. Lo sai, i Repubblicani odiano Google. Noi siamo esageratamente registrati come Democratici, per cui facciamo tutto quel che possiamo per fare pace con loro prima che ci vadano giù pesante. Del resto non sono I.I.P." - Informazioni di Identificazione Personale, il fumo tossico dell'era dell'informazione- "sono solo Metadati. Quindi è solo un pochettino male. [3]"

"Allora perché tutto questo mistero?"

Maya sospirò abbracciando il labrador che le stava sbattendo sul ginocchio col suo testone. "Gli agenti sono come i pidocchi. Arrivano dappertutto. Presenziano alle nostre riunioni. E' come stare in un ministero Sovietico. E poi ci sono le categorie - siamo stati divisi in due gruppi: quelli Puliti e quelli Sospetti. Sappiamo tutti chi non è Pulito, ma nessuno sa perché. Io sono Pulita. Per mia fortuna, essere una lesbica non è più un demerito. Nessuno dei Puliti si degnerebbe si pranzare con un Sospetto non pulibile."



Greg si sentì molto stanco. "Quindi suppongo di essere stato molto fortunato ad uscire vivo dall'aeroporto. Potevo finire fra gli 'scomparsi' se le cose si fossero messe male, eh?"

Maya lo fissava con gravità. Lui aspettava una risposta.

"Allora?"

"Sto per dirti una cosa, ma non la spifferare a nessuno. Mai. Ok?"

"Beh...non sarai in una cellula terroristica, no?"

"Niente di così scontato. Questi sono i patti: il vaglio dell'Immigrazione in aeroporto ha solo una funzione di indirizzamento. Permette agli agenti di restringere i criteri di ricerca. Una volta che vieni portato al secondo incontro, diventi una 'persona di interesse'- e non ti lasceranno mai più in pace. Cercheranno con le webcam il tuo volto e la tua andatura. Leggeranno la tua posta. Controlleranno le tue ricerche."

"Credevo tu avessi detto che il tribunale non permettesse loro..."

"Il tribunale non li lascia Googlarti indiscriminatamente. Ma se sei nel sistema, diventa una ricerca selettiva. Tutto legale. E quando cominciano a Googlarti, trovano sempre qualcosa. Tutti i tuoi dati vengono inseriti in una grossa tramoggia da cui si cercano degli 'schemi sospetti,' usando la deviazione dai valori statistici normali per beccarti."

Greg si sentiva come se stesse per vomitare. "Ma com'è potuto accadere? Google era un buon posto. 'Non fare male,' giusto?" Questo era il motto dell'azienda, e aveva convinto Greg a portare il suo Ph.D. in scienza dell'informazione da Stanford direttamente a Mountain View [4].

Maya replicò con una risata tagliente. "Non fare male? Dai, Greg. Chi ci tira i fili è lo stesso gruppo di cripto-fascisti che hanno cercato di ribaltare la nave di Kerry. Abbiamo nutrito il nostro frutto maligno molto tempo fa."

Stettero in silenzio per un minuto.

"Iniziò tutto in Cina," riprese lei, infine. "Quando spostammo i nostri server sul continente, finirono sotto la giurisdizione Cinese."

Greg sospirò. Conosceva la vastità di Google fin troppo: ogni volta che si visitava una pagina web con le pubblicità di Google, o si usava Google Maps o Google Mail-anche se mandavi un messaggio ad un account Gmail-l'azienda raccoglieva diligentemente informazioni su di te. Di recente, il software di ottimizzazione delle ricerche sul sito aveva cominciato a usare questi dati per sagomare le ricerche web sulla forma di ciascun individuo. Si era rivelato uno strumento straordinario per i pubblicitari. Un governo autoritario aveva avuto in mente altri scopi.

"Loro ci hanno usato per costruire il profilo delle persone," continuò lei. "Quando c'era qualcuno che volevano arrestare, venivano da noi e trovavano una ragione per fregarlo. Ed è difficile trovare qualcosa da fare sulla Rete che non sia illegale in Cina."

Greg scosse la testa. "Perché hanno dovuto mettere i server in Cina?"

"Il Governo disse che in caso contrario li avrebbero bloccati. E Yahoo era già là." Entrambi presero la stessa espressione del viso. Un bel giorno, gli impiegati di Google divennero ossessionati da Yahoo, e si curavano più di cosa stessero facendo loro anziché di come andasse la loro azienda. "Così lo facemmo. Ma a molti di noi non piacque l'idea."

Maya sorseggiò il caffè ed abbassò la voce. Uno dei suoi cani annusava insistentemente sotto la sedia di Greg.

"Quasi subito, i Cinesi ci chiesero di censurare i risultati delle ricerche," disse Maya. "Google acconsentì. L'azienda si nascose dietro ad una scusa ridicola: 'Noi non stiamo facendo del male-stiamo solo dando agli utenti uno strumento di ricerca migliore! Se noi mostrassimo loro i risultati a cui non possono accedere, ne sarebbero frustrati. Sarebbe una pessima esperienza da utenti.'"

"E adesso?" Greg allontanò uno dei cani. Maya apparve risentita.

"Ora sei una Persona di Interesse, Greg. Ti stanno Googlebraccando. Vivi con qualcuno che ti guarda costantemente da dietro le spalle. Conosci la mission, vero? 'Organizzare le Informazioni del Mondo.'" Ogni cosa. Da qui a cinque anni, sapremo quanti stronzi c'erano nella tazza del cesso prima di tirare lo sciaquone. Unisci questo con il sospetto automatico su qualcuno che ha gli stessi parametri statistici di un malvivente e sei-"

"InGooglato."

"Esattamente." Annuì lei.

Maya portò entrambi i labrador dalla sala verso la camera da letto. Lui udì una breve discussione con la sua compagna, e lei tornò da sola.

"Posso sistemare la cosa," disse lei sussurrando animatamente. "Quando i Cinesi cominciarono ad inseguire le persone, io e i miei colleghi utilizzammo il nostro progetto 20% per fotterli." (Fra le innovazioni del modello-azienda di Google c'era una regola che richiedeva a tutti i dipendenti di impiegare il 20 per cento del loro tempo per coltivare progetti di ampio respiro.) "Noi lo chiamiamo il Googlepulitore. Va nelle profondità del database e ti normalizza statisticamente. Le tue ricerche, i tuoi istogrammi di Gmail, i tuoi schemi di navigazione internet. Tutto. Greg, io ti posso Googlepulire. E' l'unica via di scampo."

"Non voglio che tu ti metta nei guai."

Lei scosse la testa. "Io sono già condannata. Ogni giorno da quando ho costruito quella dannata cosa diventa sempre più rischioso-ora basta aspettare che qualcuno faccia presente le mie capacità e il mio passato all'Immigrazione e, beh, non lo so cosa succederà. Qualsiasi cosa facciano alla gente come me nella guerra dei sostantivi astratti."

Greg si ricordò dell'aeroporto. Le ricerche. La sa camicia, l'impronta dello stivale.

"Fallo," disse.

[2] il Mace è uno spray lacrimogeno, che può essere usato per difendersi dalle aggressioni. E' illegale in quasi tutti i paesi del mondo.

[3] "Do no evil", non fare del male, è il motto di Google.

- Continua con la terza parte (di quattro) -




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