giovedì 29 novembre 2007

InGooglato, quarta (ed ultima) parte.


AZIONE: Sei pronto per un primo piano?

Greg ritrovò la voce. "Vorrei vedere il suo distintivo," balbettò.

La faccia da bassotto dell'uomo si illuminò mentre emetteva un sogghigno stupito. "Amico, non sono un poliziotto," rispose. "Io sono un consulente. Google mi ha assunto per rappresentare i suoi interessi nelle relazioni che vanno costruendo con Washington. Ovviamente, non vogliamo che la polizia venga coinvolta senza prima averne parlato con Lei. Lei è parte della famiglia. In realtà, sono qui per fare un'offerta."

Greg girò la caffettiera, e gettò il vecchio filtro.

"Lo farò sapere ai giornali," disse.

L'uomo annuì come se ci stesse pensando su. "Ok, d'accordo. Domattina puoi andare negli uffici del Chronicle e spifferare tutto. Loro cercheranno una fonte per confermare quello che hai detto. E non ne troveranno nemmeno una. E quando cercheranno quelle fonti, noi li troveremo. Quindi, amico, stammi bene ad sentire, ok? Ho il coltello dalla parte del manico. E' la mia specialità." Fece una pausa. "A proposito, quella è una miscela eccellente di caffè in grani, non vuoi darle prima una sciacquatina? Porterà via un po' di amaro e farà affiorare in superficie gli aromi. Dai, passami un colino."

Greg osservava l'uomo che si toglieva silenziosamente la giacca e l'appendeva ad una sedia della cucina, poi si sbottonò i polsini e li arrotolò con cura, riponendo in tasca un orologio digitale da pochi soldi. Rovesciò i grani fuori dal macinino e li versò nel colino, per poi sciaquarli sotto l'acqua.

Era rotondetto e di incarnato pallido, e socievole come un ingegnere elettrico. Sembrava davvero un Googlista, ossessionato dai dettagli. Sapeva il fatto suo anche riguardo alla macinatura del caffè.

"Stiamo reclutando un team per lo Stabile 49..."

"Non esiste lo Stabile 49," disse Greg come un automa.

"Certamente," disse il tipo, abbozzando un mezzo sorriso. "Non esiste lo Stabile 49. Ma stiamo mettendo insieme una squadra per far funzionare di nuovo il Googlepulitore. Il codice di Maya non era molto efficiente, lo sai. E' pieno di bachi. Abbiamo bisogno di fare un aggiornamento. Tu saresti la persona giusta, e non importerebbe niente di quello che sei venuto a sapere una volta che tu fossi di nuovo dentro."

"Incredibile," disse Greg, ridendo. "Se pensa che vi aiuterò ad infangare dei politici in cambio di favoritismi, Lei è più matto di quel che pensassi."

"Greg," disse l'uomo, "non infanghiamo nessuno. Ripuliamo solo un pochino le cose. Per alcune persone selezionatissime. Capisci cosa intendo? Il profilo Google di chiunque farebbe venire un po' i brividi se fosse ispezionato con sufficiente accuratezza. E l'accuratezza nelle indagini è all'ordine del giorno in politica. Candidarsi alla casa bianca è come fare una colonscopia in pubblico." Caricò la caffettiera e premette con il tampone, e avvitò con un'espressione solennemente concentrata. Greg prese due tazze da caffè-Google tazze, ovviamente-e gliele passò.

"Faremo per i nostri amici quello che Maya ha fatto per te. Solo un po' di pulizia. Vogliamo solo preservare la loro privacy. Tutto qui."

Greg sorseggiò il caffè. "Cosa accade ai candidati che non ripulite?"

"Già," disse il tipo, digrignando un po' i denti. " Già, hai ragione. Sarà un po' dura per loro." Cercò nella tasca della giacca e tirò fuori diversi fogli di carta ripiegati.

Lisciò i fogli con le mani e li mise sul tavolo. "Questo è uno dei bravi ragazzi che hanno bisogno del nostro aiuto." Era una stampa della cronologia delle ricerche che apparteneva ad un candidato che Greg aveva sostenuto e per il quale aveva contribuito nelle tre elezioni passate.

"Il nostro torna in hotel dopo un giorno devastante di campagna elettorale porta a porta, accende il portatile, e scrive 'culi caldi' nella barra di ricerca. Cosa sarà mai, giusto? Nel modo in cui la vediamo noi, squalificare per questo un uomo dal continuare a servire la sua nazione è semplicemente non-Americano."

Greg annuì lentamente.

"Allora aiuterai il nostro amico?" chiese l'uomo.

"Sì."

"Bene. C'è solo un'altra cosa. Ci devi aiutare a trovare Maya. Lei non ha compreso i nostri obiettivi, e sembra essersi data alla macchia. Non appena saprà del nostro accordo, non ho dubbi che si rifarà viva."

Lui diede un'altra occhiata alla cronologia di ricerca del candidato.

"Può essere che lo faccia," rispose Greg.

Il nuovo Congresso di mise 11 giorni ad approvare La Legge sulla Sicurezza e la Schedatura di Comunicazioni ed Ipertesti d'America, che autorizzava Immigrazione ed NSA ad affidare a terzi fino all'80 per cento delle indagini e dell'intelligence. In teoria, l'appalto era aperto a tutti, ma all'interno dei confini blindati dello Stabile 49 di Google, non c'era il minimo dubbio su chi avrebbe vinto. Se Google aveva speso 15 Miliardi in un programma per fermare i criminali al confine, potevi scommettere che li avrebbero presi-i governi semplicemente non sono attrezzati per Fare le Ricerche Giuste.

Il mattino seguente, Greg si ispezionò con cura mentre si radeva (al personale della sicurezza non piaceva la barba incolta da hacker, e non erano timidi nel farlo capire), mentre si rendeva conto che quello sarebbe stato, di fatto, il suo primo giorno come agente del Governo degli Stati Uniti. Quanto sarebbe stato sgradevole? Non era meglio che queste cose per Google le facesse un impiegato dell'Immigrazione con le mani da maiale?

Nel tragitto fino al parcheggio del Googleplex, pieno di macchine ibride e di porta bici carichissimi, era riuscito a convincersi. Stava rimuginando su quale bevanda ordinare in mensa, quando notò che il suo tesserino non apriva la posta dello Stabile 49. Il LED rosso lampeggiava stupidamente ogni volta che passava la carta. In tutti gli altri edifici, c'era sempre qualcuno a cui accodarsi, c'era gente che entrava e usciva ad ogni ora del giorno. Ma i Googlisti dello Stabile 49 venivano fuori solo per i pasti, e talvolta nemmeno in quelle occasioni.

Striscia, striscia, striscia. Improvvisamente sente una voce al suo fianco.

"Greg, possiamo fare due chiacchiere, per favore?"


SICUREZZA Il complesso di Google a Mountain View

L'uomo spiegazzato gli mise una mano attorno alle spalle, e Greg sentì l'odore di agrumi del suo dopobarba. Aveva lo stesso odore del profumo che metteva il suo istruttore di immersioni a Baja quando uscivano la sera. Greg non riusciva a ricordarne il nome. Juan Carlos? Juan Luis?

Il braccio dell'uomo attorno alle sue spalle lo stava dirigendo, in modo deciso, lontano dalla porta, fuori, verso il prato immacolato, oltre il giardino delle erbe officinali fuori dalla cucina. "Ti diamo un paio di giorni di ferie," disse.

Greg sentì un'improvvisa stilettata di preoccupazione. "Perché?" Aveva combinato qualcosa di sbagliato? L'avrebbero portato in prigione?

"E' per via di Maya." L'uomo lo voltò, guardando i suoi occhi con il suo sguardo senza fondo. "Si è uccisa. In Guatemala. Mi spiace, Greg."

A Greg sembrò di precipitare via, verso un posto lontano miglia e miglia, come una veduta di Google Earth del Googleplex, da cui vedeva se stesso e l'uomo spiegazzato come un paio di puntini, due pixel, microscopici ed insignificanti. Avrebbe voluto strapparsi i capelli, cadere in ginocchio e piangere.

Da un posto molto, molto lontano sentì se stesso dire, "Non ho bisogno di ferie. E' tutto a posto."

Da un posto molto, molto lontano sentì l'uomo spiegazzato che insisteva,

La discussione continuò a lungo, poi i due pixel entrarono nello Stabile 49, e la porta si chiuse alle loro spalle.

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InGooglato, parte III


MANI PULITE? Google conosce tutti i tuoi piccoli, sporchi segreti

Il Googlepulitore si comportò impeccabilmente. Greg lo capì dalle pubblicità che accompagnavano le sue ricerche, chiaramente intesi per qualcun altro: Fatti dell'Intelligent Design, Prendere i Voti Online, Un Domani Senza Terrorismo, Software per Bloccare i Siti Porno, l'Agenda degli Omosessuali, Biglietti in Sconto per Toby Keith [5]. Era frutto del programma di Maya. Era palese che le nuove ricerche personalizzate di Google l'avevano classificato come tutt'altra persona, un conservatore timorato di Dio con una passione per la musica country mediocre.

La qual cosa gli stava benissimo.

Quindi selezionò la rubrica e scoprì che la metà dei suoi contatti mancavano. La sua casella di Gmail era stata svuotata come un tronco d'albero invaso dalle termiti. Il suo profilo Orkut era stato normalizzato. Il suo calendario, le foto di famiglia, i preferiti: tutto vuoto. Non aveva ancora capito quanta parte della sua vita fosse migrata sul Web e fosse cresciuta nelle server farm di Google-tutta la sua identità online. Maya l'aveva piallato con la carta fine; era divenuto l'uomo invisibile.

Greg pigiò assonnato i tasti del portatile vicino al suo letto, accendendone lo schermo. Con gli occhi a fessura guardò la barra dell'orologio lampeggiante: 4:13 del mattino! Cristo, chi bussava così forte alla sua porta a quell'ora?

Urlò, "arrivo!" con la voce impastata mettendosi boxer e vestaglia. Strascicò attraverso la sala, accendendo le luci al suo passare. Alla porta, guardò nell'occhio magico e trovò Maya che lo fissava a sua volta, accigliata.

Lui disimpegnò serrature e catenaccio e aprì la porta. Maya entrò di scatto oltrepassandolo, seguita dai suoi cani e dalla sua ragazza.

Lei era madida di sudore, e i capelli, anziché pettinati come al solito, erano uniti in ciocche disordinate sulla fronte. Si grattò gli occhi rossi e segnati.

"Fai le valigie," gracchiò rauca.

"Eh?"

Lei lo prese per le spalle. "Fallo," disse.

"Dove vorresti...?"

"In Messico, probabilmente. Non lo so ancora. La valigia, dannazione." Si spinse nella camera da letto e cominciò ad aprire i cassetti.

"Maya," disse lui deciso, "Non vado da nessuna parte finché non mi dici che sta succedendo."

Lei lo fissò e si tolse i capelli dal viso. "Il Googlepulitore è vivo. Dopo aver pulito te, l'ho spento e me ne sono andata. Era troppo pericoloso usarlo ancora. Ma mi manda comunque le mail di conferma ogni volta che viene fatto andare. Qualcuno l'ha usato sei volte per pulire tre account ben precisi-ognuno dei quali appartiene ad un membro della Commissione Commercio in Senato in corsa per essere rieletto."

"I Googlisti stanno ripulendo i senatori?"

"Non i Googlisti. E' roba che viene da fuori. L'intervallo di indirizzi IP è registrato nel D.C. [6] e gli IP dono usati tutti da utenti Gmail. Indovina a chi appartengono gli account?"

"Hai spiato gli account Gmail?"

"Ok. Sì. Ho guardalo le loro mail. Lo fanno tutti, in continuazione, e per ragioni molto peggiori delle mie. E guarda caso, salta fuori che tutte queste attività vengono commissionate dalla lobby che ci sostiene. Fanno solo quello che devono fare, difendono gli interessi dell'azienda."


NON C'E' POSTO PER NASCONDERSI

Greg sentiva pulsare le tempie. "Dovremmo dirlo a qualcuno."

"Non servirebbe a nulla. Sanno tutto di noi. Possono vedere ogni ricerca. Ogni e-mail. Ogni volta che siamo stati ripresi dalle webcam. Chi c'è nella nostra rete di contatti... lo sapevi che se hai 15 amici su Orkut è statisticamente certo che non sei a più di tre passaggi da qualcuno che ha contribuito in solido alla causa del terrorismo? Ti ricordi in aeroporto? Troveranno ben più di quello che hanno trovato là."

"Maya," disse Greg, calmandosi. "Non è un'esagerazione andare in Messico? Licenziati e basta. Possiamo ricominciare da un'attività nostra. Questo è follia."

"Sono venuti a trovarmi oggi," disse lei. "Due agenti politici dell'Immigrazione. Sono rimasti per diverse ore. E mi hanno fatto un sacco di domande scomode."

"Sul Googlepulitore?"

"Sui miei amici e la mia famiglia. Sulla cronologia delle mie ricerche. Sulla mia vita."

"Gesù."

"Mi stavano mandando un messaggio. Stanno ad osservare ogni clic e ogni ricerca. E' ora di andarsene. E' ora di andare fuori dalla loro portata."

"C'è un ufficio di Google in Messico, lo sai."

"Dobbiamo andare," disse lei, ferma.

"Laurie, tu cosa ne pensi?" chiese Greg.

Laurie diede delle pacche in mezzo alla schiena dei cani. "I miei genitori lasciarono la Germania Est nel '65. Mi raccontavano spesso della Stasi. La polizia segreta metteva qualsiasi cosa su di te nel tuo fascicolo, se raccontavi una barzelletta anti-patriotica, qualsiasi cosa. Che lo volessero o meno, quel che ha creato Google non è diverso."

"Greg, vieni?"

Lui diede un'occhiata ai cani e scosse la testa. "Mi sono rimasti dei Pesos," disse. "Prendeteli con voi. Siate prudenti, ok?"

Maya aveva uno sguardo come se volesse colpirlo. Meno duramente, gli diede un abbraccio feroce.

"Sii prudente tu, piuttosto," gli sussurrò in un orecchio.

Arrivarono a cercarlo una settimana più tardi. A casa, a notte fonda, come aveva immaginato avrebbero fatto.

Due uomini giunsero sulla soglia di casa sua poco dopo le 2 del mattino. Uno stava silenziosamente vicino alla porta. L'altro era un allegrone, basso e spiegazzato, in un soprabito sportivo con una macchia sopra uno dei risvolti e la bandiera americana sull'altro. "Greg Lupinski, abbiamo ragione di credere che Lei stia violando la Legge su Frodi ed Abusi sul Computer," disse, come introduzione."Nello specifico, Lei è colpevole di accessi eccedenti le autorizzazioni, e in seguito a questo aver ottenuto informazioni. Dieci anni per la prima istanza di reato. Risulta quindi che quello che Lei e i suoi amici avete fatto ai dati di Google si configura come aggravante. E poi... quello che non verrà fuori durante il processo...tutto quello che avete ripulito dal Suo profilo, per cominciare."

Greg aveva ripassato questa scena nella sua testa per una settimana. Si era preparato un sacco di risposte a tono da dare in quella circostanza. Si era tenuto occupato così, aspettando che Maya si facesse viva. Non aveva mai chiamato.

"Vorrei mettermi in contatto con un avvocato," è ciò che riuscì ad emettere.

"E' Sua facoltà," disse il piccoletto. "Ma forse possiamo trovare un accordo."

[5] Toby Keith è un cantante di musica country, conservatore, che si esibisce spesso per le truppe americane.

[6] District of Columbia: l'area di Washington.

- Continua con la quarta (e ultima!) parte -

Scroogled - enGooglés : une nouvelle de Cory Doctorow

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martedì 27 novembre 2007

Repubblica.it non firma più gli articoli

Cari Stiapponi,
Repubblica scrive così tante imprecisioni che non mette più la firma a certi articoli. C'è il sospetto che li facciano scrivere ad una scimmia poi li pubblichino senza il minimo vaglio da parte di un editore.

Stavolta ci sono cascati con Nerooogle:



è da un po' che gira la voce del forte risparmio energetico che si otterrebbe se la pagina iniziale di Google fosse nera anziché bianca. Peccato che non sia vero. Tralascio i dettagli, ma anche se aveste ancora vecchi monitor CRT (io no, per esempio), il risparmio sarebbe comunque irrisorio, anche su larga scala. Soprattutto su larga scala.

L'indagine di Paolo Attivissimo risale al 24 Luglio di quest'anno. Peccato che lo scimpanzè di Repubblica sappia scrivere ma non leggere.

Ecobusiness, arriva Google e dichiara la guerra al carbone - economia - Repubblica.it

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lunedì 26 novembre 2007

InGooglato, parte II

- Leggi la prima parte -



Maya aveva iniziato a lavorare per Google due anni dopo Greg. Era lei che l'aveva convinto ad andare in messico dopo le dimissioni: in un posto in cui, aveva detto, potesse riavviare la sua esistenza.

Maya aveva due labrador giganti color cioccolato e una fidanzata molto, molto paziente che sopportava di tutto tranne l'essere trascinata attorno a Dolores Park alle 6 del mattino da 170 chili di cani bavosi.

Maya impugnò il suo Mace [2] mentre Greg si diresse verso di lei, poi guardò di nuovo stupita e allargò le braccia, lasciando i guinzagli per tenerli sotto le scarpe. "E la ciccia dove l'hai lasciata? Ehi, sai che sei un gran fico?"

Lui l'abbracciò, rendendosi conto improvvisamente di come puzzava dopo una notte di inGooglamento invasivo. "Maya," disse, "cosa sai dei rapporti fra Google e l'Immigrazione?"

Lei si irrigidì non appena lui pose la domanda. Uno dei suoi cani cominciò a guaire. Lei si guardò intorno, poi fece un cenno in direzione del campo da tennis. "In cima al palo della luce, quello là; non guardare," disse. "E' uno degli access point WiFi del comune. C'è una webcam col grandangolo. Voltati dalla parte opposta quando parli."

Nel grande schema delle cose, non era costato un gran che a Google cablare la città con webcam dappertutto. Specialmente se in cambio ne veniva la possibilità di somministrare pubblicità alla gente basandosi sulla posizione in cui si trovava. Greg non aveva dato una gran importanza al giorno in cui le telecamere sugli access point erano diventate pubbliche - era stato un giorno in cui i blog erano esplosi con persone che giocavano con il loro nuovo strumento omnivedente, zoomando su varie zone in cui fioriva la prostituzione; dopo qualche tempo l'eccitazione passò.

Sentendosi un po' sciocco, Greg mugugnò, "Stai scherzando."

"Vieni con me," disse lei, andando via da quel palo della luce.

I cani non erano contenti per l'interruzione del loro giretto, ed espressero il loro disappunto in cucina mentre Maya preparava il caffè.

"Abbiamo fatto un patto con l'Immigrazione," disse lei, prendendo il latte. "Loro hanno deciso di smetterla di pescare nelle nostre registrazioni delle ricerche, e noi abbiamo acconsentito che loro vedessero quali pubblicità erano stati mostrati agli utenti."

Greg si sentiva male. "Perché? Non dirmi che Yahoo lo stava già facendo..."

"No, no. Beh, sì. Sicuramente. Yahoo lo stava facendo. Ma questa non è la ragione per cui Google ha deciso di seguirli. Lo sai, i Repubblicani odiano Google. Noi siamo esageratamente registrati come Democratici, per cui facciamo tutto quel che possiamo per fare pace con loro prima che ci vadano giù pesante. Del resto non sono I.I.P." - Informazioni di Identificazione Personale, il fumo tossico dell'era dell'informazione- "sono solo Metadati. Quindi è solo un pochettino male. [3]"

"Allora perché tutto questo mistero?"

Maya sospirò abbracciando il labrador che le stava sbattendo sul ginocchio col suo testone. "Gli agenti sono come i pidocchi. Arrivano dappertutto. Presenziano alle nostre riunioni. E' come stare in un ministero Sovietico. E poi ci sono le categorie - siamo stati divisi in due gruppi: quelli Puliti e quelli Sospetti. Sappiamo tutti chi non è Pulito, ma nessuno sa perché. Io sono Pulita. Per mia fortuna, essere una lesbica non è più un demerito. Nessuno dei Puliti si degnerebbe si pranzare con un Sospetto non pulibile."



Greg si sentì molto stanco. "Quindi suppongo di essere stato molto fortunato ad uscire vivo dall'aeroporto. Potevo finire fra gli 'scomparsi' se le cose si fossero messe male, eh?"

Maya lo fissava con gravità. Lui aspettava una risposta.

"Allora?"

"Sto per dirti una cosa, ma non la spifferare a nessuno. Mai. Ok?"

"Beh...non sarai in una cellula terroristica, no?"

"Niente di così scontato. Questi sono i patti: il vaglio dell'Immigrazione in aeroporto ha solo una funzione di indirizzamento. Permette agli agenti di restringere i criteri di ricerca. Una volta che vieni portato al secondo incontro, diventi una 'persona di interesse'- e non ti lasceranno mai più in pace. Cercheranno con le webcam il tuo volto e la tua andatura. Leggeranno la tua posta. Controlleranno le tue ricerche."

"Credevo tu avessi detto che il tribunale non permettesse loro..."

"Il tribunale non li lascia Googlarti indiscriminatamente. Ma se sei nel sistema, diventa una ricerca selettiva. Tutto legale. E quando cominciano a Googlarti, trovano sempre qualcosa. Tutti i tuoi dati vengono inseriti in una grossa tramoggia da cui si cercano degli 'schemi sospetti,' usando la deviazione dai valori statistici normali per beccarti."

Greg si sentiva come se stesse per vomitare. "Ma com'è potuto accadere? Google era un buon posto. 'Non fare male,' giusto?" Questo era il motto dell'azienda, e aveva convinto Greg a portare il suo Ph.D. in scienza dell'informazione da Stanford direttamente a Mountain View [4].

Maya replicò con una risata tagliente. "Non fare male? Dai, Greg. Chi ci tira i fili è lo stesso gruppo di cripto-fascisti che hanno cercato di ribaltare la nave di Kerry. Abbiamo nutrito il nostro frutto maligno molto tempo fa."

Stettero in silenzio per un minuto.

"Iniziò tutto in Cina," riprese lei, infine. "Quando spostammo i nostri server sul continente, finirono sotto la giurisdizione Cinese."

Greg sospirò. Conosceva la vastità di Google fin troppo: ogni volta che si visitava una pagina web con le pubblicità di Google, o si usava Google Maps o Google Mail-anche se mandavi un messaggio ad un account Gmail-l'azienda raccoglieva diligentemente informazioni su di te. Di recente, il software di ottimizzazione delle ricerche sul sito aveva cominciato a usare questi dati per sagomare le ricerche web sulla forma di ciascun individuo. Si era rivelato uno strumento straordinario per i pubblicitari. Un governo autoritario aveva avuto in mente altri scopi.

"Loro ci hanno usato per costruire il profilo delle persone," continuò lei. "Quando c'era qualcuno che volevano arrestare, venivano da noi e trovavano una ragione per fregarlo. Ed è difficile trovare qualcosa da fare sulla Rete che non sia illegale in Cina."

Greg scosse la testa. "Perché hanno dovuto mettere i server in Cina?"

"Il Governo disse che in caso contrario li avrebbero bloccati. E Yahoo era già là." Entrambi presero la stessa espressione del viso. Un bel giorno, gli impiegati di Google divennero ossessionati da Yahoo, e si curavano più di cosa stessero facendo loro anziché di come andasse la loro azienda. "Così lo facemmo. Ma a molti di noi non piacque l'idea."

Maya sorseggiò il caffè ed abbassò la voce. Uno dei suoi cani annusava insistentemente sotto la sedia di Greg.

"Quasi subito, i Cinesi ci chiesero di censurare i risultati delle ricerche," disse Maya. "Google acconsentì. L'azienda si nascose dietro ad una scusa ridicola: 'Noi non stiamo facendo del male-stiamo solo dando agli utenti uno strumento di ricerca migliore! Se noi mostrassimo loro i risultati a cui non possono accedere, ne sarebbero frustrati. Sarebbe una pessima esperienza da utenti.'"

"E adesso?" Greg allontanò uno dei cani. Maya apparve risentita.

"Ora sei una Persona di Interesse, Greg. Ti stanno Googlebraccando. Vivi con qualcuno che ti guarda costantemente da dietro le spalle. Conosci la mission, vero? 'Organizzare le Informazioni del Mondo.'" Ogni cosa. Da qui a cinque anni, sapremo quanti stronzi c'erano nella tazza del cesso prima di tirare lo sciaquone. Unisci questo con il sospetto automatico su qualcuno che ha gli stessi parametri statistici di un malvivente e sei-"

"InGooglato."

"Esattamente." Annuì lei.

Maya portò entrambi i labrador dalla sala verso la camera da letto. Lui udì una breve discussione con la sua compagna, e lei tornò da sola.

"Posso sistemare la cosa," disse lei sussurrando animatamente. "Quando i Cinesi cominciarono ad inseguire le persone, io e i miei colleghi utilizzammo il nostro progetto 20% per fotterli." (Fra le innovazioni del modello-azienda di Google c'era una regola che richiedeva a tutti i dipendenti di impiegare il 20 per cento del loro tempo per coltivare progetti di ampio respiro.) "Noi lo chiamiamo il Googlepulitore. Va nelle profondità del database e ti normalizza statisticamente. Le tue ricerche, i tuoi istogrammi di Gmail, i tuoi schemi di navigazione internet. Tutto. Greg, io ti posso Googlepulire. E' l'unica via di scampo."

"Non voglio che tu ti metta nei guai."

Lei scosse la testa. "Io sono già condannata. Ogni giorno da quando ho costruito quella dannata cosa diventa sempre più rischioso-ora basta aspettare che qualcuno faccia presente le mie capacità e il mio passato all'Immigrazione e, beh, non lo so cosa succederà. Qualsiasi cosa facciano alla gente come me nella guerra dei sostantivi astratti."

Greg si ricordò dell'aeroporto. Le ricerche. La sa camicia, l'impronta dello stivale.

"Fallo," disse.

[2] il Mace è uno spray lacrimogeno, che può essere usato per difendersi dalle aggressioni. E' illegale in quasi tutti i paesi del mondo.

[3] "Do no evil", non fare del male, è il motto di Google.

- Continua con la terza parte (di quattro) -




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martedì 20 novembre 2007

InGooglato

Pubblico la prima parte (di quattro) della traduzione di "Scroogled", racconto di Cory Doctorow, una delle menti di BoingBoing, a tutt'oggi il blog preferito da più persone al mondo.
Lo pubblico a puntate perché è troppo lungo per un post unico, e soprattutto perché non ho ancora finito di tradurlo.

InGooglato

Google controlla la tua email, i tuoi video, la tua agenda, le tue ricerche. Che succederebbe se controllasse la tua vita?

Di Cory Doctorow


COSA ACCADREBBE SE GOOGLE FOSSE MALVAGIO? Cory Doctorow immagina il peggio

"Datemi sei frasi scritte dal più rispettabile degli uomini, e io vi troverò una scusa per impiccarlo." - Cardinal Richelieu

"Non ne sappiamo abbastanza su di voi" -Google AD Eric Schimidt


Greg atterrò all'aeroporto di San Francisco alle otto di sera, ma prima di riuscire ad arrivare all'accettazione della dogana si fece mezzanotte. Era emerso dalla prima classe, abbronzato come un biscotto, con la barba sfatta, ciondoloni dopo un mese di spiaggia a Cabo (immersioni tre volte a settimana, tacchinaggio delle studentesse francesi per il resto del tempo). Quando aveva lasciato la città, un mese prima, era un relitto gobbo e con la pancia. Ora era un dio di bronzo, che raccoglieva gli sguardi ammirati del personale nella parte anteriore della cabina.

Quattro ore dopo, in fila per la dogana, era scivolato nuovamente dalla condizione di dio a quella di uomo. La sua leggera eccitazione era svanita, il sudore gli scorreva in mezzo al culo, e collo e spalle erano così contratti che la zona delle scapole sembrava una racchetta da tennis. Le batterie del suo iPod erano morte da lungo tempo, non gli restava altro se non origliare i discorsi di una coppia di mezza età davanti a lui.

"Le meraviglie della tecnologia moderna," diceva lei, accennando ad un cartello lì vicino: Immigrazione-Powered by Google.

"Pensavo non avrebbero cominciato prima del mese prossimo." L'uomo ora indossava, e ora reggeva fra le mani, un grande sombrero.

Il Governo degli Stati Uniti ha speso 15 miliardi di dollari e non ha preso un solo terrorista. Evidentemente la pubblica sicurezza non era sufficientemente equipaggiata per Fare le Ricerche Giuste.

L'agente dell'Ufficio Immigrazione aveva le borse sotto gli occhi e dava occhiate allo schermo, pigiando sulla tastiera con le sue dite cicciotte. Nessuna sorpresa che ci volessero quattro ore per uscire dal benedetto aeroporto.

"'Sera", disse Greg, porgendo all'uomo il suo passaporto sudaticcio. L'agente lo prese grugnendo, quindi tornò a guardare lo schermo, digitando. Digitando un sacco di cose. Aveva un pezzettino di cibo secco in un angolo della bocca, e la sua lingua se ne uscì per leccarlo.

"Mi parli del Giugno 1998".

Greg sollevò gli occhi dalla rivista Departures. "Prego?"

"Lei ha inviato un messaggio ad alt.burningman il 17 giugno 1998, riguardo all'idea di andare ad un festival. Lei ha chiesto: 'I funghi sono una così brutta idea?'"

L'interrogatorio nella stanza successiva venne condotto da un uomo più anziano, così magro che sembrava scolpito nel legno. Le sue domande si spinsero ben oltre i funghi.

"Mi parli dei suoi hobby. Costruisce modellini di razzi?"

"Cosa?"

"Modellini di razzi".

"No", disse Greg, "No, per nulla." Capiva dove voleva andare a parare.

L'uomo annotò qualcosa, e digitò ancora. "Vede, lo chiedo perché si nota una cuspide nelle pubblicità di ricambi per i razzi accanto ai risultati delle sue ricerche e alla sua posta di Google."

Greg sentì le budelle che si attorcigliavano. "State guardando le mie ricerche e le mie e-mail?" Non aveva toccato una tastiera per un mese, ma sapeva che quello che scriveva sulla barra di ricerca era probabilmente molto più rivelatore di quanto lui dicesse al suo psichiatra.

"Signore, si calmi, per favore. No, non sto guardando le sue ricerche" disse l'uomo simulando un piagnisteo. "Sarebbe incostituzionale. Noi vediamo solo le pubblicità che vengono mostrate quando Lei legge le e-mail e quando effettua le sue ricerche. Ho un pieghevole in cui è spiegato tutto. Glielo darò quando avremo finito."

"Ma le pubblicità non significano nulla," balbettò Greg. "Io ricevo pubblicità per le suonerie del cellulare di Ann Coulter tutte le volte che ricevo un messaggio da un amico a Coulter, nell'Iowa!"

L'uomo annuì. "Capisco, signore. E questo è il motivo per cui sono qui a parlarne con Lei. Ritiene che ci sia un motivo per cui le pubblicità di modellini di razzi appaiano così di frequente?"

Greg cercò di fare mente locale. "Ok, provi questo. Cerchi 'fanatici del caffè.'" Era stato molto attivo in quel gruppo, li aveva aiutati a costruire il sito web per il servizio di sottoscrizione per il caffè del mese. La miscela che volevano lanciare si chiamava "Benzina Avio". I termini "Benzina Avio" e "Lancio" avevano probabilmente fatto rigurgitare a Google alcune pubblicità di modellini di razzi.

Erano ormai arrivati al termine quando l'uomo scavato trovò le foto di Halloween. Erano sepolte alla profondità di tre schermi nei risultati di ricerca ottenuti digitando "Greg Lupinski".

"Era una festa a tema sulla Guerra del Golfo," disse. "Si teneva nel Castro.[1]"

"E Lei è vestito da...?"

"Da kamikaze," rispose sottomesso. Anche solo pronunciare quella parola lo faceva rabbrividire.

"Venga con me, signor Lupinski." disse l'uomo.

Quando fu rilasciato, erano le tre del mattino. Le sue valigie stavano tristemente sul nastro trasportatore. Le raccolse e vide che erano state aperte e richiuse malamente. Uscivano vestiti dagli angoli.

Quando tornò a casa, scoprì che tutte le sue finte statuette precolombiane erano state rotte, e che la sua nuovissima camicia messicana di cotone bianco aveva l'impronta di uno stivale proprio nel mezzo. I suoi vestiti non profumavano più di Messico. Sapevano di aeroporto.

Non riusciva a dormire. Non c'era verso. Aveva bisogno di parlarne. C'era solo una persona che avrebbe capito. Per fortuna, lei di solito era sveglia a quell'ora.

[1]: Castro, quartiere gay di San Francisco.

- Continua con la seconda parte (di quattro) -

From The Magazine : Radar Online : Cory Doctorow imagines a world in which Google is evil

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Il peggior gadget USB: l'hub torta di Natale.



Già mi sembra orribile costruire un hub USB fatto a forma di torta fragole e panna. Ma c'è di peggio: le fragole sono delle chiavette USB. (grazie, Mike!)

The Raw Feed: Worst USB Gadget Yet: Christmas Cake Hub

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lunedì 19 novembre 2007

Heidi, La Repubblica, il Peyote

La brujeria dice che non sei tu a trovare il peyote, è lui che trova te. Stavolta è andato alla redazione di Repubblica.

Ora, capisco che Heidi probabilmente con le erbe officinali non scherzava, e che in un ambiente ostile alla Cannabis sativa si sarà fumata un po' di tutto, ma il quadro clinico caratterizzato da comportamenti paranoico-ossessivi ("le caprette ti fanno ciao"), non viene aggravato da manifestazioni iperestetico-allucinatorie ("ti sorridono i monti").

Il testo della canzone dice: "il tuo nido è sui monti". Lo so, tutti cantano "ti sorridono i monti", ma il vero testo è l'altro. Controllare prima di scrivere l'articolo costava troppa fatica, eh?

Heidi compie trent'anni e conquista nuovi fan - Spettacoli & Cultura - Repubblica.it

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venerdì 9 novembre 2007

Non ce l'ho con i farmacisti...

In sintesi: il decreto Bersani sulle liberalizzazioni prevede che vengano venduti i farmaci anche nei supermercati. Ora un'estensione prevede che questi possano vendere anche i farmaci con obbligo di ricetta.

I farmacisti per contro hanno minacciato di tagliarsi i coglioni per far dispetto alle mogli. E se non basterà, bruceranno la propria casa per vendere la cenere.
Ovvero: hanno detto: "i farmaci con obbligo di ricetta li faremo pagare per intero (a quanto pare ne avrebbero, teoricamente, facoltà) e poi lasceremo che per il rimborso si arrangino i cittadini direttamente con le aziende sanitarie locali."

Con l'effetto che chi potrà, andrà al centro commerciale, in modo che insieme al pane e al latte si comprerà, se necessario, anche l'antibiotico. Chi non può o non vuole, andrà nelle farmacie degli ospedali, se possibile(*). Altrimenti sono pronto a scommettere che con la frase: "Ah, qui pago a prezzo pieno? Bene, allora vado in quella che c'è seicento metri più in là a sentire se anche loro hanno voglia di perdere un cliente", userebbero toni (e condizioni di vendita) molto più accondiscendenti di quelle che ora vengono paventate.

Probabilmente i farmacisti hanno pensato: i tassisti si sono incazzati,
e così le licenze non sono state liberalizzate e tanti saluti: adesso
ci incazziamo anche noi. Proviamo. Visto che finanziare i partiti non basta, ci incazziamo.

Guarda guarda: proprio nella puntata di domenica 4 Novembre 2007 di Report,
nella sezione "La cosa giusta", viene detto che i farmaci con obbligo
di ricetta vengono venduti alle farmacie degli ospedali anche con il
50% di sconto sul prezzo di listino. Quindi un antibiotico che costa al
pubblico 100 all'ospedale costa 50. Mi correggo, al MASSIMO costa 50.
Mi ero chiesto quanto fosse il margine su quei prodotti per la farmacia
privata: beh, non lo so, ma deve essere piuttosto alto.

Ora, siccome loro questo ragionamento non lo fanno (o meglio, lo fanno e non lo dicono), proviamo a farlo noi: per i farmaci con obbligo di ricetta ci vuole, ehm, la ricetta. Che viene scritta dal medico. Il farmacista non può e non deve cambiare la cura, per cui si limita a darmi quello che c'è scritto sulla ricetta. Ovvero a fare il distributore automatico. Casomai è per il farmaco da banco che mi rivolgo al farmacista di fiducia, per sapere se un prodotto è meglio di un altro, per sentire cosa mi consiglia stante la sua esperienza; infine, siamo in Italia, e siccome lo conosco ed è sotto casa, spero che non mi rifili una fregatura.

Infine non sopporto come il presidente di Federfarma, portavoce dei Farmacisti Titolari di Una Farmacia di Loro Proprietà, possa denigrare in tal modo i farmacisti privi di farmacia (del resto solo un degenerato potrebbe pensare di iscriversi a Farmacia se non possiede già almeno una Farmacia di Proprietà, no?). Mi spiego: è preoccupato perché nei centri commerciali potranno vendere anche il Viagra. Mi scappa da ridere. Nel centro commerciale c'è un farmacista, sarà un pezzente ma è sempre un farmacista. E per dare il Viagra il cliente dovrà avere la ricetta. Del medico. Quindi il problema dov'è?

Suvvia, la vita è lunga: un giorno la facoltà di comprare il Viagra al Conad potrebbe far comodo a tutti.

(*) NOTA: le farmacie comunali, in veste di Assofarm, avrebbero fatto quadrato con Federfarma. Se però sono del Comune, sono della Cosa Pubblica, e in quanto tali non prenderanno azioni restrittive per la cittadinanza.

Farmacisti contro i medicinali nei market "Dal 19 novembre potremo farli pagare" - economia - Repubblica.it

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sabato 3 novembre 2007

Qual è la morale?

Giovanna non ce l'ha fatta. Probabilmente la violenza è finita male perché si è difesa.

Quindi dovremmo consigliare di non reagire, perché altrimenti oltre alla violenza, alla rapina e alle percosse, si rischia la vita?

Meglio farsi schiacciare che ribellarsi?

No.




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