martedì 11 dicembre 2007

Davvero?

Citando Wikipedia:

Le ferite da incidenti di traffico uccidono quasi 350 persone al
giorno, o più di 127.000 ogni anno nella regione europea monitorata
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.


È come se un evento catastrofico uccidesse la popolazione di una città di medie dimensioni ogni anno.

Almeno 2,4 milioni di persone vengono ferite oppure rese disabili in incidenti stradali ogni anno.


(...)


Secondo fonti statistiche, sono 6500 i soli bambini che muoiono
annualmente per incidenti legati alla circolazione stradale, questo
secondo i dati indicativi forniti dal Dr. Marc Danzon, direttore dell'OMS per l'Europa.


La velocità è il maggiore assassino sulle strade e secondo l'Unione Europea
(EU) il ridurre la velocità media di guida di 3 km/h salverebbe attorno
a 5000-6000 vite ogni anno e prevenirebbe attorno a 120.000-140.000
incidenti, risparmiando 20 miliardi di euro in costi. In contrasto,
portando la velocità nei centri cittadini da 30 km/h a 50 km/h aumenta
il rischio di morte per i pedoni di 8 volte.



E Repubblica, nella sua crescente stolidità, pubblica questa notizia:
Schumi in ritardo verso l'aeroporto E lui si mette alla guida del taxi - Persone - Repubblica.it

La cosa fa girare i coglioni solo a me?


Powered by ScribeFire.

giovedì 29 novembre 2007

InGooglato, quarta (ed ultima) parte.


AZIONE: Sei pronto per un primo piano?

Greg ritrovò la voce. "Vorrei vedere il suo distintivo," balbettò.

La faccia da bassotto dell'uomo si illuminò mentre emetteva un sogghigno stupito. "Amico, non sono un poliziotto," rispose. "Io sono un consulente. Google mi ha assunto per rappresentare i suoi interessi nelle relazioni che vanno costruendo con Washington. Ovviamente, non vogliamo che la polizia venga coinvolta senza prima averne parlato con Lei. Lei è parte della famiglia. In realtà, sono qui per fare un'offerta."

Greg girò la caffettiera, e gettò il vecchio filtro.

"Lo farò sapere ai giornali," disse.

L'uomo annuì come se ci stesse pensando su. "Ok, d'accordo. Domattina puoi andare negli uffici del Chronicle e spifferare tutto. Loro cercheranno una fonte per confermare quello che hai detto. E non ne troveranno nemmeno una. E quando cercheranno quelle fonti, noi li troveremo. Quindi, amico, stammi bene ad sentire, ok? Ho il coltello dalla parte del manico. E' la mia specialità." Fece una pausa. "A proposito, quella è una miscela eccellente di caffè in grani, non vuoi darle prima una sciacquatina? Porterà via un po' di amaro e farà affiorare in superficie gli aromi. Dai, passami un colino."

Greg osservava l'uomo che si toglieva silenziosamente la giacca e l'appendeva ad una sedia della cucina, poi si sbottonò i polsini e li arrotolò con cura, riponendo in tasca un orologio digitale da pochi soldi. Rovesciò i grani fuori dal macinino e li versò nel colino, per poi sciaquarli sotto l'acqua.

Era rotondetto e di incarnato pallido, e socievole come un ingegnere elettrico. Sembrava davvero un Googlista, ossessionato dai dettagli. Sapeva il fatto suo anche riguardo alla macinatura del caffè.

"Stiamo reclutando un team per lo Stabile 49..."

"Non esiste lo Stabile 49," disse Greg come un automa.

"Certamente," disse il tipo, abbozzando un mezzo sorriso. "Non esiste lo Stabile 49. Ma stiamo mettendo insieme una squadra per far funzionare di nuovo il Googlepulitore. Il codice di Maya non era molto efficiente, lo sai. E' pieno di bachi. Abbiamo bisogno di fare un aggiornamento. Tu saresti la persona giusta, e non importerebbe niente di quello che sei venuto a sapere una volta che tu fossi di nuovo dentro."

"Incredibile," disse Greg, ridendo. "Se pensa che vi aiuterò ad infangare dei politici in cambio di favoritismi, Lei è più matto di quel che pensassi."

"Greg," disse l'uomo, "non infanghiamo nessuno. Ripuliamo solo un pochino le cose. Per alcune persone selezionatissime. Capisci cosa intendo? Il profilo Google di chiunque farebbe venire un po' i brividi se fosse ispezionato con sufficiente accuratezza. E l'accuratezza nelle indagini è all'ordine del giorno in politica. Candidarsi alla casa bianca è come fare una colonscopia in pubblico." Caricò la caffettiera e premette con il tampone, e avvitò con un'espressione solennemente concentrata. Greg prese due tazze da caffè-Google tazze, ovviamente-e gliele passò.

"Faremo per i nostri amici quello che Maya ha fatto per te. Solo un po' di pulizia. Vogliamo solo preservare la loro privacy. Tutto qui."

Greg sorseggiò il caffè. "Cosa accade ai candidati che non ripulite?"

"Già," disse il tipo, digrignando un po' i denti. " Già, hai ragione. Sarà un po' dura per loro." Cercò nella tasca della giacca e tirò fuori diversi fogli di carta ripiegati.

Lisciò i fogli con le mani e li mise sul tavolo. "Questo è uno dei bravi ragazzi che hanno bisogno del nostro aiuto." Era una stampa della cronologia delle ricerche che apparteneva ad un candidato che Greg aveva sostenuto e per il quale aveva contribuito nelle tre elezioni passate.

"Il nostro torna in hotel dopo un giorno devastante di campagna elettorale porta a porta, accende il portatile, e scrive 'culi caldi' nella barra di ricerca. Cosa sarà mai, giusto? Nel modo in cui la vediamo noi, squalificare per questo un uomo dal continuare a servire la sua nazione è semplicemente non-Americano."

Greg annuì lentamente.

"Allora aiuterai il nostro amico?" chiese l'uomo.

"Sì."

"Bene. C'è solo un'altra cosa. Ci devi aiutare a trovare Maya. Lei non ha compreso i nostri obiettivi, e sembra essersi data alla macchia. Non appena saprà del nostro accordo, non ho dubbi che si rifarà viva."

Lui diede un'altra occhiata alla cronologia di ricerca del candidato.

"Può essere che lo faccia," rispose Greg.

Il nuovo Congresso di mise 11 giorni ad approvare La Legge sulla Sicurezza e la Schedatura di Comunicazioni ed Ipertesti d'America, che autorizzava Immigrazione ed NSA ad affidare a terzi fino all'80 per cento delle indagini e dell'intelligence. In teoria, l'appalto era aperto a tutti, ma all'interno dei confini blindati dello Stabile 49 di Google, non c'era il minimo dubbio su chi avrebbe vinto. Se Google aveva speso 15 Miliardi in un programma per fermare i criminali al confine, potevi scommettere che li avrebbero presi-i governi semplicemente non sono attrezzati per Fare le Ricerche Giuste.

Il mattino seguente, Greg si ispezionò con cura mentre si radeva (al personale della sicurezza non piaceva la barba incolta da hacker, e non erano timidi nel farlo capire), mentre si rendeva conto che quello sarebbe stato, di fatto, il suo primo giorno come agente del Governo degli Stati Uniti. Quanto sarebbe stato sgradevole? Non era meglio che queste cose per Google le facesse un impiegato dell'Immigrazione con le mani da maiale?

Nel tragitto fino al parcheggio del Googleplex, pieno di macchine ibride e di porta bici carichissimi, era riuscito a convincersi. Stava rimuginando su quale bevanda ordinare in mensa, quando notò che il suo tesserino non apriva la posta dello Stabile 49. Il LED rosso lampeggiava stupidamente ogni volta che passava la carta. In tutti gli altri edifici, c'era sempre qualcuno a cui accodarsi, c'era gente che entrava e usciva ad ogni ora del giorno. Ma i Googlisti dello Stabile 49 venivano fuori solo per i pasti, e talvolta nemmeno in quelle occasioni.

Striscia, striscia, striscia. Improvvisamente sente una voce al suo fianco.

"Greg, possiamo fare due chiacchiere, per favore?"


SICUREZZA Il complesso di Google a Mountain View

L'uomo spiegazzato gli mise una mano attorno alle spalle, e Greg sentì l'odore di agrumi del suo dopobarba. Aveva lo stesso odore del profumo che metteva il suo istruttore di immersioni a Baja quando uscivano la sera. Greg non riusciva a ricordarne il nome. Juan Carlos? Juan Luis?

Il braccio dell'uomo attorno alle sue spalle lo stava dirigendo, in modo deciso, lontano dalla porta, fuori, verso il prato immacolato, oltre il giardino delle erbe officinali fuori dalla cucina. "Ti diamo un paio di giorni di ferie," disse.

Greg sentì un'improvvisa stilettata di preoccupazione. "Perché?" Aveva combinato qualcosa di sbagliato? L'avrebbero portato in prigione?

"E' per via di Maya." L'uomo lo voltò, guardando i suoi occhi con il suo sguardo senza fondo. "Si è uccisa. In Guatemala. Mi spiace, Greg."

A Greg sembrò di precipitare via, verso un posto lontano miglia e miglia, come una veduta di Google Earth del Googleplex, da cui vedeva se stesso e l'uomo spiegazzato come un paio di puntini, due pixel, microscopici ed insignificanti. Avrebbe voluto strapparsi i capelli, cadere in ginocchio e piangere.

Da un posto molto, molto lontano sentì se stesso dire, "Non ho bisogno di ferie. E' tutto a posto."

Da un posto molto, molto lontano sentì l'uomo spiegazzato che insisteva,

La discussione continuò a lungo, poi i due pixel entrarono nello Stabile 49, e la porta si chiuse alle loro spalle.

-----------------------------------------


Powered by ScribeFire.

InGooglato, parte III


MANI PULITE? Google conosce tutti i tuoi piccoli, sporchi segreti

Il Googlepulitore si comportò impeccabilmente. Greg lo capì dalle pubblicità che accompagnavano le sue ricerche, chiaramente intesi per qualcun altro: Fatti dell'Intelligent Design, Prendere i Voti Online, Un Domani Senza Terrorismo, Software per Bloccare i Siti Porno, l'Agenda degli Omosessuali, Biglietti in Sconto per Toby Keith [5]. Era frutto del programma di Maya. Era palese che le nuove ricerche personalizzate di Google l'avevano classificato come tutt'altra persona, un conservatore timorato di Dio con una passione per la musica country mediocre.

La qual cosa gli stava benissimo.

Quindi selezionò la rubrica e scoprì che la metà dei suoi contatti mancavano. La sua casella di Gmail era stata svuotata come un tronco d'albero invaso dalle termiti. Il suo profilo Orkut era stato normalizzato. Il suo calendario, le foto di famiglia, i preferiti: tutto vuoto. Non aveva ancora capito quanta parte della sua vita fosse migrata sul Web e fosse cresciuta nelle server farm di Google-tutta la sua identità online. Maya l'aveva piallato con la carta fine; era divenuto l'uomo invisibile.

Greg pigiò assonnato i tasti del portatile vicino al suo letto, accendendone lo schermo. Con gli occhi a fessura guardò la barra dell'orologio lampeggiante: 4:13 del mattino! Cristo, chi bussava così forte alla sua porta a quell'ora?

Urlò, "arrivo!" con la voce impastata mettendosi boxer e vestaglia. Strascicò attraverso la sala, accendendo le luci al suo passare. Alla porta, guardò nell'occhio magico e trovò Maya che lo fissava a sua volta, accigliata.

Lui disimpegnò serrature e catenaccio e aprì la porta. Maya entrò di scatto oltrepassandolo, seguita dai suoi cani e dalla sua ragazza.

Lei era madida di sudore, e i capelli, anziché pettinati come al solito, erano uniti in ciocche disordinate sulla fronte. Si grattò gli occhi rossi e segnati.

"Fai le valigie," gracchiò rauca.

"Eh?"

Lei lo prese per le spalle. "Fallo," disse.

"Dove vorresti...?"

"In Messico, probabilmente. Non lo so ancora. La valigia, dannazione." Si spinse nella camera da letto e cominciò ad aprire i cassetti.

"Maya," disse lui deciso, "Non vado da nessuna parte finché non mi dici che sta succedendo."

Lei lo fissò e si tolse i capelli dal viso. "Il Googlepulitore è vivo. Dopo aver pulito te, l'ho spento e me ne sono andata. Era troppo pericoloso usarlo ancora. Ma mi manda comunque le mail di conferma ogni volta che viene fatto andare. Qualcuno l'ha usato sei volte per pulire tre account ben precisi-ognuno dei quali appartiene ad un membro della Commissione Commercio in Senato in corsa per essere rieletto."

"I Googlisti stanno ripulendo i senatori?"

"Non i Googlisti. E' roba che viene da fuori. L'intervallo di indirizzi IP è registrato nel D.C. [6] e gli IP dono usati tutti da utenti Gmail. Indovina a chi appartengono gli account?"

"Hai spiato gli account Gmail?"

"Ok. Sì. Ho guardalo le loro mail. Lo fanno tutti, in continuazione, e per ragioni molto peggiori delle mie. E guarda caso, salta fuori che tutte queste attività vengono commissionate dalla lobby che ci sostiene. Fanno solo quello che devono fare, difendono gli interessi dell'azienda."


NON C'E' POSTO PER NASCONDERSI

Greg sentiva pulsare le tempie. "Dovremmo dirlo a qualcuno."

"Non servirebbe a nulla. Sanno tutto di noi. Possono vedere ogni ricerca. Ogni e-mail. Ogni volta che siamo stati ripresi dalle webcam. Chi c'è nella nostra rete di contatti... lo sapevi che se hai 15 amici su Orkut è statisticamente certo che non sei a più di tre passaggi da qualcuno che ha contribuito in solido alla causa del terrorismo? Ti ricordi in aeroporto? Troveranno ben più di quello che hanno trovato là."

"Maya," disse Greg, calmandosi. "Non è un'esagerazione andare in Messico? Licenziati e basta. Possiamo ricominciare da un'attività nostra. Questo è follia."

"Sono venuti a trovarmi oggi," disse lei. "Due agenti politici dell'Immigrazione. Sono rimasti per diverse ore. E mi hanno fatto un sacco di domande scomode."

"Sul Googlepulitore?"

"Sui miei amici e la mia famiglia. Sulla cronologia delle mie ricerche. Sulla mia vita."

"Gesù."

"Mi stavano mandando un messaggio. Stanno ad osservare ogni clic e ogni ricerca. E' ora di andarsene. E' ora di andare fuori dalla loro portata."

"C'è un ufficio di Google in Messico, lo sai."

"Dobbiamo andare," disse lei, ferma.

"Laurie, tu cosa ne pensi?" chiese Greg.

Laurie diede delle pacche in mezzo alla schiena dei cani. "I miei genitori lasciarono la Germania Est nel '65. Mi raccontavano spesso della Stasi. La polizia segreta metteva qualsiasi cosa su di te nel tuo fascicolo, se raccontavi una barzelletta anti-patriotica, qualsiasi cosa. Che lo volessero o meno, quel che ha creato Google non è diverso."

"Greg, vieni?"

Lui diede un'occhiata ai cani e scosse la testa. "Mi sono rimasti dei Pesos," disse. "Prendeteli con voi. Siate prudenti, ok?"

Maya aveva uno sguardo come se volesse colpirlo. Meno duramente, gli diede un abbraccio feroce.

"Sii prudente tu, piuttosto," gli sussurrò in un orecchio.

Arrivarono a cercarlo una settimana più tardi. A casa, a notte fonda, come aveva immaginato avrebbero fatto.

Due uomini giunsero sulla soglia di casa sua poco dopo le 2 del mattino. Uno stava silenziosamente vicino alla porta. L'altro era un allegrone, basso e spiegazzato, in un soprabito sportivo con una macchia sopra uno dei risvolti e la bandiera americana sull'altro. "Greg Lupinski, abbiamo ragione di credere che Lei stia violando la Legge su Frodi ed Abusi sul Computer," disse, come introduzione."Nello specifico, Lei è colpevole di accessi eccedenti le autorizzazioni, e in seguito a questo aver ottenuto informazioni. Dieci anni per la prima istanza di reato. Risulta quindi che quello che Lei e i suoi amici avete fatto ai dati di Google si configura come aggravante. E poi... quello che non verrà fuori durante il processo...tutto quello che avete ripulito dal Suo profilo, per cominciare."

Greg aveva ripassato questa scena nella sua testa per una settimana. Si era preparato un sacco di risposte a tono da dare in quella circostanza. Si era tenuto occupato così, aspettando che Maya si facesse viva. Non aveva mai chiamato.

"Vorrei mettermi in contatto con un avvocato," è ciò che riuscì ad emettere.

"E' Sua facoltà," disse il piccoletto. "Ma forse possiamo trovare un accordo."

[5] Toby Keith è un cantante di musica country, conservatore, che si esibisce spesso per le truppe americane.

[6] District of Columbia: l'area di Washington.

- Continua con la quarta (e ultima!) parte -

Scroogled - enGooglés : une nouvelle de Cory Doctorow

Powered by ScribeFire.

martedì 27 novembre 2007

Repubblica.it non firma più gli articoli

Cari Stiapponi,
Repubblica scrive così tante imprecisioni che non mette più la firma a certi articoli. C'è il sospetto che li facciano scrivere ad una scimmia poi li pubblichino senza il minimo vaglio da parte di un editore.

Stavolta ci sono cascati con Nerooogle:



è da un po' che gira la voce del forte risparmio energetico che si otterrebbe se la pagina iniziale di Google fosse nera anziché bianca. Peccato che non sia vero. Tralascio i dettagli, ma anche se aveste ancora vecchi monitor CRT (io no, per esempio), il risparmio sarebbe comunque irrisorio, anche su larga scala. Soprattutto su larga scala.

L'indagine di Paolo Attivissimo risale al 24 Luglio di quest'anno. Peccato che lo scimpanzè di Repubblica sappia scrivere ma non leggere.

Ecobusiness, arriva Google e dichiara la guerra al carbone - economia - Repubblica.it

Powered by ScribeFire.

lunedì 26 novembre 2007

InGooglato, parte II

- Leggi la prima parte -



Maya aveva iniziato a lavorare per Google due anni dopo Greg. Era lei che l'aveva convinto ad andare in messico dopo le dimissioni: in un posto in cui, aveva detto, potesse riavviare la sua esistenza.

Maya aveva due labrador giganti color cioccolato e una fidanzata molto, molto paziente che sopportava di tutto tranne l'essere trascinata attorno a Dolores Park alle 6 del mattino da 170 chili di cani bavosi.

Maya impugnò il suo Mace [2] mentre Greg si diresse verso di lei, poi guardò di nuovo stupita e allargò le braccia, lasciando i guinzagli per tenerli sotto le scarpe. "E la ciccia dove l'hai lasciata? Ehi, sai che sei un gran fico?"

Lui l'abbracciò, rendendosi conto improvvisamente di come puzzava dopo una notte di inGooglamento invasivo. "Maya," disse, "cosa sai dei rapporti fra Google e l'Immigrazione?"

Lei si irrigidì non appena lui pose la domanda. Uno dei suoi cani cominciò a guaire. Lei si guardò intorno, poi fece un cenno in direzione del campo da tennis. "In cima al palo della luce, quello là; non guardare," disse. "E' uno degli access point WiFi del comune. C'è una webcam col grandangolo. Voltati dalla parte opposta quando parli."

Nel grande schema delle cose, non era costato un gran che a Google cablare la città con webcam dappertutto. Specialmente se in cambio ne veniva la possibilità di somministrare pubblicità alla gente basandosi sulla posizione in cui si trovava. Greg non aveva dato una gran importanza al giorno in cui le telecamere sugli access point erano diventate pubbliche - era stato un giorno in cui i blog erano esplosi con persone che giocavano con il loro nuovo strumento omnivedente, zoomando su varie zone in cui fioriva la prostituzione; dopo qualche tempo l'eccitazione passò.

Sentendosi un po' sciocco, Greg mugugnò, "Stai scherzando."

"Vieni con me," disse lei, andando via da quel palo della luce.

I cani non erano contenti per l'interruzione del loro giretto, ed espressero il loro disappunto in cucina mentre Maya preparava il caffè.

"Abbiamo fatto un patto con l'Immigrazione," disse lei, prendendo il latte. "Loro hanno deciso di smetterla di pescare nelle nostre registrazioni delle ricerche, e noi abbiamo acconsentito che loro vedessero quali pubblicità erano stati mostrati agli utenti."

Greg si sentiva male. "Perché? Non dirmi che Yahoo lo stava già facendo..."

"No, no. Beh, sì. Sicuramente. Yahoo lo stava facendo. Ma questa non è la ragione per cui Google ha deciso di seguirli. Lo sai, i Repubblicani odiano Google. Noi siamo esageratamente registrati come Democratici, per cui facciamo tutto quel che possiamo per fare pace con loro prima che ci vadano giù pesante. Del resto non sono I.I.P." - Informazioni di Identificazione Personale, il fumo tossico dell'era dell'informazione- "sono solo Metadati. Quindi è solo un pochettino male. [3]"

"Allora perché tutto questo mistero?"

Maya sospirò abbracciando il labrador che le stava sbattendo sul ginocchio col suo testone. "Gli agenti sono come i pidocchi. Arrivano dappertutto. Presenziano alle nostre riunioni. E' come stare in un ministero Sovietico. E poi ci sono le categorie - siamo stati divisi in due gruppi: quelli Puliti e quelli Sospetti. Sappiamo tutti chi non è Pulito, ma nessuno sa perché. Io sono Pulita. Per mia fortuna, essere una lesbica non è più un demerito. Nessuno dei Puliti si degnerebbe si pranzare con un Sospetto non pulibile."



Greg si sentì molto stanco. "Quindi suppongo di essere stato molto fortunato ad uscire vivo dall'aeroporto. Potevo finire fra gli 'scomparsi' se le cose si fossero messe male, eh?"

Maya lo fissava con gravità. Lui aspettava una risposta.

"Allora?"

"Sto per dirti una cosa, ma non la spifferare a nessuno. Mai. Ok?"

"Beh...non sarai in una cellula terroristica, no?"

"Niente di così scontato. Questi sono i patti: il vaglio dell'Immigrazione in aeroporto ha solo una funzione di indirizzamento. Permette agli agenti di restringere i criteri di ricerca. Una volta che vieni portato al secondo incontro, diventi una 'persona di interesse'- e non ti lasceranno mai più in pace. Cercheranno con le webcam il tuo volto e la tua andatura. Leggeranno la tua posta. Controlleranno le tue ricerche."

"Credevo tu avessi detto che il tribunale non permettesse loro..."

"Il tribunale non li lascia Googlarti indiscriminatamente. Ma se sei nel sistema, diventa una ricerca selettiva. Tutto legale. E quando cominciano a Googlarti, trovano sempre qualcosa. Tutti i tuoi dati vengono inseriti in una grossa tramoggia da cui si cercano degli 'schemi sospetti,' usando la deviazione dai valori statistici normali per beccarti."

Greg si sentiva come se stesse per vomitare. "Ma com'è potuto accadere? Google era un buon posto. 'Non fare male,' giusto?" Questo era il motto dell'azienda, e aveva convinto Greg a portare il suo Ph.D. in scienza dell'informazione da Stanford direttamente a Mountain View [4].

Maya replicò con una risata tagliente. "Non fare male? Dai, Greg. Chi ci tira i fili è lo stesso gruppo di cripto-fascisti che hanno cercato di ribaltare la nave di Kerry. Abbiamo nutrito il nostro frutto maligno molto tempo fa."

Stettero in silenzio per un minuto.

"Iniziò tutto in Cina," riprese lei, infine. "Quando spostammo i nostri server sul continente, finirono sotto la giurisdizione Cinese."

Greg sospirò. Conosceva la vastità di Google fin troppo: ogni volta che si visitava una pagina web con le pubblicità di Google, o si usava Google Maps o Google Mail-anche se mandavi un messaggio ad un account Gmail-l'azienda raccoglieva diligentemente informazioni su di te. Di recente, il software di ottimizzazione delle ricerche sul sito aveva cominciato a usare questi dati per sagomare le ricerche web sulla forma di ciascun individuo. Si era rivelato uno strumento straordinario per i pubblicitari. Un governo autoritario aveva avuto in mente altri scopi.

"Loro ci hanno usato per costruire il profilo delle persone," continuò lei. "Quando c'era qualcuno che volevano arrestare, venivano da noi e trovavano una ragione per fregarlo. Ed è difficile trovare qualcosa da fare sulla Rete che non sia illegale in Cina."

Greg scosse la testa. "Perché hanno dovuto mettere i server in Cina?"

"Il Governo disse che in caso contrario li avrebbero bloccati. E Yahoo era già là." Entrambi presero la stessa espressione del viso. Un bel giorno, gli impiegati di Google divennero ossessionati da Yahoo, e si curavano più di cosa stessero facendo loro anziché di come andasse la loro azienda. "Così lo facemmo. Ma a molti di noi non piacque l'idea."

Maya sorseggiò il caffè ed abbassò la voce. Uno dei suoi cani annusava insistentemente sotto la sedia di Greg.

"Quasi subito, i Cinesi ci chiesero di censurare i risultati delle ricerche," disse Maya. "Google acconsentì. L'azienda si nascose dietro ad una scusa ridicola: 'Noi non stiamo facendo del male-stiamo solo dando agli utenti uno strumento di ricerca migliore! Se noi mostrassimo loro i risultati a cui non possono accedere, ne sarebbero frustrati. Sarebbe una pessima esperienza da utenti.'"

"E adesso?" Greg allontanò uno dei cani. Maya apparve risentita.

"Ora sei una Persona di Interesse, Greg. Ti stanno Googlebraccando. Vivi con qualcuno che ti guarda costantemente da dietro le spalle. Conosci la mission, vero? 'Organizzare le Informazioni del Mondo.'" Ogni cosa. Da qui a cinque anni, sapremo quanti stronzi c'erano nella tazza del cesso prima di tirare lo sciaquone. Unisci questo con il sospetto automatico su qualcuno che ha gli stessi parametri statistici di un malvivente e sei-"

"InGooglato."

"Esattamente." Annuì lei.

Maya portò entrambi i labrador dalla sala verso la camera da letto. Lui udì una breve discussione con la sua compagna, e lei tornò da sola.

"Posso sistemare la cosa," disse lei sussurrando animatamente. "Quando i Cinesi cominciarono ad inseguire le persone, io e i miei colleghi utilizzammo il nostro progetto 20% per fotterli." (Fra le innovazioni del modello-azienda di Google c'era una regola che richiedeva a tutti i dipendenti di impiegare il 20 per cento del loro tempo per coltivare progetti di ampio respiro.) "Noi lo chiamiamo il Googlepulitore. Va nelle profondità del database e ti normalizza statisticamente. Le tue ricerche, i tuoi istogrammi di Gmail, i tuoi schemi di navigazione internet. Tutto. Greg, io ti posso Googlepulire. E' l'unica via di scampo."

"Non voglio che tu ti metta nei guai."

Lei scosse la testa. "Io sono già condannata. Ogni giorno da quando ho costruito quella dannata cosa diventa sempre più rischioso-ora basta aspettare che qualcuno faccia presente le mie capacità e il mio passato all'Immigrazione e, beh, non lo so cosa succederà. Qualsiasi cosa facciano alla gente come me nella guerra dei sostantivi astratti."

Greg si ricordò dell'aeroporto. Le ricerche. La sa camicia, l'impronta dello stivale.

"Fallo," disse.

[2] il Mace è uno spray lacrimogeno, che può essere usato per difendersi dalle aggressioni. E' illegale in quasi tutti i paesi del mondo.

[3] "Do no evil", non fare del male, è il motto di Google.

- Continua con la terza parte (di quattro) -




Powered by ScribeFire.

martedì 20 novembre 2007

InGooglato

Pubblico la prima parte (di quattro) della traduzione di "Scroogled", racconto di Cory Doctorow, una delle menti di BoingBoing, a tutt'oggi il blog preferito da più persone al mondo.
Lo pubblico a puntate perché è troppo lungo per un post unico, e soprattutto perché non ho ancora finito di tradurlo.

InGooglato

Google controlla la tua email, i tuoi video, la tua agenda, le tue ricerche. Che succederebbe se controllasse la tua vita?

Di Cory Doctorow


COSA ACCADREBBE SE GOOGLE FOSSE MALVAGIO? Cory Doctorow immagina il peggio

"Datemi sei frasi scritte dal più rispettabile degli uomini, e io vi troverò una scusa per impiccarlo." - Cardinal Richelieu

"Non ne sappiamo abbastanza su di voi" -Google AD Eric Schimidt


Greg atterrò all'aeroporto di San Francisco alle otto di sera, ma prima di riuscire ad arrivare all'accettazione della dogana si fece mezzanotte. Era emerso dalla prima classe, abbronzato come un biscotto, con la barba sfatta, ciondoloni dopo un mese di spiaggia a Cabo (immersioni tre volte a settimana, tacchinaggio delle studentesse francesi per il resto del tempo). Quando aveva lasciato la città, un mese prima, era un relitto gobbo e con la pancia. Ora era un dio di bronzo, che raccoglieva gli sguardi ammirati del personale nella parte anteriore della cabina.

Quattro ore dopo, in fila per la dogana, era scivolato nuovamente dalla condizione di dio a quella di uomo. La sua leggera eccitazione era svanita, il sudore gli scorreva in mezzo al culo, e collo e spalle erano così contratti che la zona delle scapole sembrava una racchetta da tennis. Le batterie del suo iPod erano morte da lungo tempo, non gli restava altro se non origliare i discorsi di una coppia di mezza età davanti a lui.

"Le meraviglie della tecnologia moderna," diceva lei, accennando ad un cartello lì vicino: Immigrazione-Powered by Google.

"Pensavo non avrebbero cominciato prima del mese prossimo." L'uomo ora indossava, e ora reggeva fra le mani, un grande sombrero.

Il Governo degli Stati Uniti ha speso 15 miliardi di dollari e non ha preso un solo terrorista. Evidentemente la pubblica sicurezza non era sufficientemente equipaggiata per Fare le Ricerche Giuste.

L'agente dell'Ufficio Immigrazione aveva le borse sotto gli occhi e dava occhiate allo schermo, pigiando sulla tastiera con le sue dite cicciotte. Nessuna sorpresa che ci volessero quattro ore per uscire dal benedetto aeroporto.

"'Sera", disse Greg, porgendo all'uomo il suo passaporto sudaticcio. L'agente lo prese grugnendo, quindi tornò a guardare lo schermo, digitando. Digitando un sacco di cose. Aveva un pezzettino di cibo secco in un angolo della bocca, e la sua lingua se ne uscì per leccarlo.

"Mi parli del Giugno 1998".

Greg sollevò gli occhi dalla rivista Departures. "Prego?"

"Lei ha inviato un messaggio ad alt.burningman il 17 giugno 1998, riguardo all'idea di andare ad un festival. Lei ha chiesto: 'I funghi sono una così brutta idea?'"

L'interrogatorio nella stanza successiva venne condotto da un uomo più anziano, così magro che sembrava scolpito nel legno. Le sue domande si spinsero ben oltre i funghi.

"Mi parli dei suoi hobby. Costruisce modellini di razzi?"

"Cosa?"

"Modellini di razzi".

"No", disse Greg, "No, per nulla." Capiva dove voleva andare a parare.

L'uomo annotò qualcosa, e digitò ancora. "Vede, lo chiedo perché si nota una cuspide nelle pubblicità di ricambi per i razzi accanto ai risultati delle sue ricerche e alla sua posta di Google."

Greg sentì le budelle che si attorcigliavano. "State guardando le mie ricerche e le mie e-mail?" Non aveva toccato una tastiera per un mese, ma sapeva che quello che scriveva sulla barra di ricerca era probabilmente molto più rivelatore di quanto lui dicesse al suo psichiatra.

"Signore, si calmi, per favore. No, non sto guardando le sue ricerche" disse l'uomo simulando un piagnisteo. "Sarebbe incostituzionale. Noi vediamo solo le pubblicità che vengono mostrate quando Lei legge le e-mail e quando effettua le sue ricerche. Ho un pieghevole in cui è spiegato tutto. Glielo darò quando avremo finito."

"Ma le pubblicità non significano nulla," balbettò Greg. "Io ricevo pubblicità per le suonerie del cellulare di Ann Coulter tutte le volte che ricevo un messaggio da un amico a Coulter, nell'Iowa!"

L'uomo annuì. "Capisco, signore. E questo è il motivo per cui sono qui a parlarne con Lei. Ritiene che ci sia un motivo per cui le pubblicità di modellini di razzi appaiano così di frequente?"

Greg cercò di fare mente locale. "Ok, provi questo. Cerchi 'fanatici del caffè.'" Era stato molto attivo in quel gruppo, li aveva aiutati a costruire il sito web per il servizio di sottoscrizione per il caffè del mese. La miscela che volevano lanciare si chiamava "Benzina Avio". I termini "Benzina Avio" e "Lancio" avevano probabilmente fatto rigurgitare a Google alcune pubblicità di modellini di razzi.

Erano ormai arrivati al termine quando l'uomo scavato trovò le foto di Halloween. Erano sepolte alla profondità di tre schermi nei risultati di ricerca ottenuti digitando "Greg Lupinski".

"Era una festa a tema sulla Guerra del Golfo," disse. "Si teneva nel Castro.[1]"

"E Lei è vestito da...?"

"Da kamikaze," rispose sottomesso. Anche solo pronunciare quella parola lo faceva rabbrividire.

"Venga con me, signor Lupinski." disse l'uomo.

Quando fu rilasciato, erano le tre del mattino. Le sue valigie stavano tristemente sul nastro trasportatore. Le raccolse e vide che erano state aperte e richiuse malamente. Uscivano vestiti dagli angoli.

Quando tornò a casa, scoprì che tutte le sue finte statuette precolombiane erano state rotte, e che la sua nuovissima camicia messicana di cotone bianco aveva l'impronta di uno stivale proprio nel mezzo. I suoi vestiti non profumavano più di Messico. Sapevano di aeroporto.

Non riusciva a dormire. Non c'era verso. Aveva bisogno di parlarne. C'era solo una persona che avrebbe capito. Per fortuna, lei di solito era sveglia a quell'ora.

[1]: Castro, quartiere gay di San Francisco.

- Continua con la seconda parte (di quattro) -

From The Magazine : Radar Online : Cory Doctorow imagines a world in which Google is evil

Powered by ScribeFire.

Il peggior gadget USB: l'hub torta di Natale.



Già mi sembra orribile costruire un hub USB fatto a forma di torta fragole e panna. Ma c'è di peggio: le fragole sono delle chiavette USB. (grazie, Mike!)

The Raw Feed: Worst USB Gadget Yet: Christmas Cake Hub

Powered by ScribeFire.

lunedì 19 novembre 2007

Heidi, La Repubblica, il Peyote

La brujeria dice che non sei tu a trovare il peyote, è lui che trova te. Stavolta è andato alla redazione di Repubblica.

Ora, capisco che Heidi probabilmente con le erbe officinali non scherzava, e che in un ambiente ostile alla Cannabis sativa si sarà fumata un po' di tutto, ma il quadro clinico caratterizzato da comportamenti paranoico-ossessivi ("le caprette ti fanno ciao"), non viene aggravato da manifestazioni iperestetico-allucinatorie ("ti sorridono i monti").

Il testo della canzone dice: "il tuo nido è sui monti". Lo so, tutti cantano "ti sorridono i monti", ma il vero testo è l'altro. Controllare prima di scrivere l'articolo costava troppa fatica, eh?

Heidi compie trent'anni e conquista nuovi fan - Spettacoli & Cultura - Repubblica.it

Powered by ScribeFire.

venerdì 9 novembre 2007

Non ce l'ho con i farmacisti...

In sintesi: il decreto Bersani sulle liberalizzazioni prevede che vengano venduti i farmaci anche nei supermercati. Ora un'estensione prevede che questi possano vendere anche i farmaci con obbligo di ricetta.

I farmacisti per contro hanno minacciato di tagliarsi i coglioni per far dispetto alle mogli. E se non basterà, bruceranno la propria casa per vendere la cenere.
Ovvero: hanno detto: "i farmaci con obbligo di ricetta li faremo pagare per intero (a quanto pare ne avrebbero, teoricamente, facoltà) e poi lasceremo che per il rimborso si arrangino i cittadini direttamente con le aziende sanitarie locali."

Con l'effetto che chi potrà, andrà al centro commerciale, in modo che insieme al pane e al latte si comprerà, se necessario, anche l'antibiotico. Chi non può o non vuole, andrà nelle farmacie degli ospedali, se possibile(*). Altrimenti sono pronto a scommettere che con la frase: "Ah, qui pago a prezzo pieno? Bene, allora vado in quella che c'è seicento metri più in là a sentire se anche loro hanno voglia di perdere un cliente", userebbero toni (e condizioni di vendita) molto più accondiscendenti di quelle che ora vengono paventate.

Probabilmente i farmacisti hanno pensato: i tassisti si sono incazzati,
e così le licenze non sono state liberalizzate e tanti saluti: adesso
ci incazziamo anche noi. Proviamo. Visto che finanziare i partiti non basta, ci incazziamo.

Guarda guarda: proprio nella puntata di domenica 4 Novembre 2007 di Report,
nella sezione "La cosa giusta", viene detto che i farmaci con obbligo
di ricetta vengono venduti alle farmacie degli ospedali anche con il
50% di sconto sul prezzo di listino. Quindi un antibiotico che costa al
pubblico 100 all'ospedale costa 50. Mi correggo, al MASSIMO costa 50.
Mi ero chiesto quanto fosse il margine su quei prodotti per la farmacia
privata: beh, non lo so, ma deve essere piuttosto alto.

Ora, siccome loro questo ragionamento non lo fanno (o meglio, lo fanno e non lo dicono), proviamo a farlo noi: per i farmaci con obbligo di ricetta ci vuole, ehm, la ricetta. Che viene scritta dal medico. Il farmacista non può e non deve cambiare la cura, per cui si limita a darmi quello che c'è scritto sulla ricetta. Ovvero a fare il distributore automatico. Casomai è per il farmaco da banco che mi rivolgo al farmacista di fiducia, per sapere se un prodotto è meglio di un altro, per sentire cosa mi consiglia stante la sua esperienza; infine, siamo in Italia, e siccome lo conosco ed è sotto casa, spero che non mi rifili una fregatura.

Infine non sopporto come il presidente di Federfarma, portavoce dei Farmacisti Titolari di Una Farmacia di Loro Proprietà, possa denigrare in tal modo i farmacisti privi di farmacia (del resto solo un degenerato potrebbe pensare di iscriversi a Farmacia se non possiede già almeno una Farmacia di Proprietà, no?). Mi spiego: è preoccupato perché nei centri commerciali potranno vendere anche il Viagra. Mi scappa da ridere. Nel centro commerciale c'è un farmacista, sarà un pezzente ma è sempre un farmacista. E per dare il Viagra il cliente dovrà avere la ricetta. Del medico. Quindi il problema dov'è?

Suvvia, la vita è lunga: un giorno la facoltà di comprare il Viagra al Conad potrebbe far comodo a tutti.

(*) NOTA: le farmacie comunali, in veste di Assofarm, avrebbero fatto quadrato con Federfarma. Se però sono del Comune, sono della Cosa Pubblica, e in quanto tali non prenderanno azioni restrittive per la cittadinanza.

Farmacisti contro i medicinali nei market "Dal 19 novembre potremo farli pagare" - economia - Repubblica.it

Powered by ScribeFire.

sabato 3 novembre 2007

Qual è la morale?

Giovanna non ce l'ha fatta. Probabilmente la violenza è finita male perché si è difesa.

Quindi dovremmo consigliare di non reagire, perché altrimenti oltre alla violenza, alla rapina e alle percosse, si rischia la vita?

Meglio farsi schiacciare che ribellarsi?

No.




Powered by ScribeFire.

martedì 16 ottobre 2007

La censura è inutile



Lo spunto viene dall'autosospensione (in quanto quella ingiunta dal tribunale è inapplicabile per un vizio di forma) del sito vajont.org, in cui l'autore ce l'ha decisamente su con il sindaco pro-tempore di Erto e Casso Longarone. Non voglio entrare nel merito della questione, ma ne approfitto per riflettere sulla censura, anche autoinflitta se in questo caso è stata accettata e non inflitta forzatamente, e sulla sua inutilità.

Perchè? Provate ad andare su Google e digitate nella casella di ricerca:
"sindaco" site:vajont.org
la sintassi site: viene usata per restringere le vostre ricerche ad uno o più domini (non posso credere che dopo tutto questo tempo non abbiate mai provato le opzioni avanzate di Google!).

Torniamo a noi. Con la ricerca sopra indicata, si ottengono tutte le pagine "autocensurate" di cui probabilmente è stato tolto il collegamento alla home page, ma che sono ancora tutte lì, nel web. Beh, allora Catone (nominativo: Cato, magari anche lui era il servitore di un Clouseau) avrebbe trovato il modo per spegnere il server, oscurare il provider, impedire la connettività (come mi risulta stiano facendo in Birmania): sorpresa, non servirebbe a niente lo stesso.

Quando ottenete i risultati su Google, se un sito web non è disponibile, provate a cliccare sulla scritta "Cached" che appare sotto a quasi tutti i risultati: la pagina apparirà lo stesso, meno bella, spesso senza immagini né animazioni, nè parti dinamiche, ma basta e avanza avere il contenuto. Che, va da sè, se viene censurato deve essere ghiotto. Se la pagina è nella cache di Google, beh, toglierla è un bel problema.

Internet in certe occasioni si comporta come un enorme stronzatòmetro dalla cui misurazione è difficile sfuggire.

Vajont, 42 anni: un Sindaco xxxxxxxxx e xxxxxxxxxxxx

Powered by ScribeFire.

lunedì 8 ottobre 2007

Ragazzi, non ci siamo.



Qualche giorno fa parlavo delle differenze nella percezione delle offese fra regione e regione d'Italia. Ad esempio, in Emilia-Romagna, la parola "busone" non è mai stata una vera offesa, si dice anche per indicare la persona particolarmente fortunata (cfr. avere del culo, es. "certo che hai proprio del culo oggi, eh?"). Il resto lo fanno l'apertura (mentale, absit iniuria verbo) degli abitanti unita ad una naturale tendenza al "vivi e lascia vivere".

Evidententemente non funziona così in tutti i posti del mondo.

Ragionando male come al solito, direi che il problema non è se la parola gay sia un'offesa o meno: il Vero Problema è che la gente si impiccia della vita sessuale degli altri (si vede che o non ha nulla di meglio da fare o che la loro vita sessuale è così triste che è meglio guardare quella degli altri). Sì: queste cose succederanno finché le persone continueranno a notare le tendenze sessuali degli altri.

Ovvero: bisognerebbe arrivare al punto in cui notare la tendenza sessuale diventi come notare se siamo in compagnia di destri o di mancini. Sì, è una cosa alla quale dopo un po' si fa caso, ma non è che girando per strada guardiamo con che mano la gente apre la macchina o sfoglia le banconote per capire se è destra o mancina.

Perché l'esempio sia più chiaro, vorrei tirare in ballo un'altra categoria: il colore della pelle. Esistono persone che non ci fanno caso: io stesso devo sforzarmi per ricordare se un certo personaggio sia caucasian oppure no. Sono certo che con il giusto esempio sotto mano (l'altra) a molti non importi poi un gran che di quale sia il colore della pelle. Qui di seguito un piccolo sondaggio:


Tera Patrick



E e proprio non vi riesce di essere così aperti di vedute: dovete proprio farvi gli affari degli altri?
La morale è sempre la stessa.

"Mi chiamava gay e io l'ho ucciso" L'assassino si consegna alla polizia - cronaca - Repubblica.it

Powered by ScribeFire.

domenica 23 settembre 2007

Vorrei avere più tempo

Dopo quello degli Hoyt, ecco un altro video "strappamutande".

Occhio: astenersi quelli con la lacrima facile.
P.S.: se proprio non riuscite ad astenervi, concentratevi sul fatto che si tratta della pubblicità per un'assicurazione.



Powered by ScribeFire.

domenica 9 settembre 2007

Rumore e pianure

Chi non sopporta il rumore delle discoteche spesso dice che si circonda di rumore chi non ha niente da dire. Sono assolutamente d'accordo.

Anzi, rincaro la dose: da qualche parte, forse nel libro "A scuola dallo stregone" di Carlos Castaneda (ma non ci giurerei), ho letto che i nativi americani criticavano la costruzione di grattacieli dicendo che l'uomo bianco li innalza sempre più alti per cercare di colmare lo spazio vuoto che c'è fra la terra e il cielo, spazio che non è possibile riempire se non con ciò che hai dentro di te.

Allo stesso modo ho conosciuto diverse persone a cui la pianura mette a disagio: certo uno spazio vuoto così imponente tende a tirare fuori quello che hai dentro, e se lì ci sono cose brutte, di cui ti vergogni o che semplicemente ti angosciano, non è una sorpresa che la pianura ti dia un senso di fastidio.

Il silenzio è una sorta di pianura uditiva: o ci stai bene o c'è qualcosa che non va.


Powered by ScribeFire.

venerdì 7 settembre 2007

Uno, nessuno e centomila

The third-rate mind is only happy when it is thinking with the majority. The second-rate mind is only happy when it is thinking with the minority. The first-rate mind is only happy when it is thinking.
- AA Milne

(Le persone di terz'ordine sono felici solo quando pensano come la maggioranza. Le persone di second'ordine sono felici solo quando pensano come la minoranza. Le persone di prim'ordine sono felici solo quando pensano.)

domenica 2 settembre 2007

Google Earth aggiunge il simulatore di volo.

Non sono mai stato un amante dei simulatori di volo, ma questo è gratis, e le immagini sottostanti sono le immagini aeree di Google Earth.

Se volete fare un giretto, basta fare Ctrl + Alt + A (Windows/Linux) o Command + Option + A (Mac): compare la seguente finestra di opzioni.



Si può scegliere fra due aerei, e nel link sottostante ci sono tutti i comandi. Se volete partire subito, la manetta del gas è PgUp/PgDn, e con le frecce si regolano virate e cabrate: buon divertimento.

Flight Simulator Keyboard Controls - Google Earth User Guide

Powered by ScribeFire.

giovedì 30 agosto 2007

Shhh: acqua in bocca...



Ricevo una lettera in cui si denuncia la concorrenza spietata delle femmine immigrate (nello specifico da paesi dell'est, senza fare di tutta l'erba un fascio) che viene perpetrata ai danni della fauna locale, uomini e donne (rispettivamente gonzi che ci cascano e "cagnette a cui viene sottratto l'osso", parafrasando De Andrè).

E' una storia già sentita, in parte: nei paesi in cui del femminismo non si leggeva neanche sui giornali, le donne sono rimaste inevitabilmente più servizievoli, più accondiscendenti (anche dal punto di vista sessuale); rappresentano quindi una sorta di concorrenza sleale rispetto alla donna emancipata.

Come dice Beppe Grillo riguardo alla concorrenza sleale dell'industria cinese, dobbiamo esportare la nostra cultura, e anche in questi paesi si comincerà a parlare di diritto dei lavoratori. Allo stesso modo, se diamo alla donna immigrata lo stesso tenore di vita e la stessa sicurezza economica per sè e per i figli, comincerà a venire meno anche la sua accondiscendenza. Giustissimo. Il problema comunque resta, e ci vorranno anni perché si risolva.

Quindi: donne, datevi una mossa o uscirete dal mercato; uomini, specialmente se avete figli, vi invito ad usare un briciolo di quelle qualità che oggi sono talmente rare che non se ne conosce neanche più il significato: temperanza, discrezione, saggezza, prudenza. Anche se non avete tempo per farvi una cultura (la frase "Essa non si confonde con la timidezza o la paura" nella definizione di prudenza è una gemma), cercate di non perdere la testa per una pompa.

Speaking of which, pare che ne esista una versione "alla marinara" (di cui le suddette sembrano essere specialiste) che non comporta né capperi né acciughe come la più famosa pizza, ma acqua (calda) in bocca durante l'atto, per chi stesse chiedendo cosa c'entrasse il titolo. ;-)


Powered by ScribeFire.

sabato 25 agosto 2007

Momenti storici nella ricerca, parte 1: "Se ne deduce, fra l'altro..."

I premi Ig Nobel vengono assegnati a quelle ricerche che non sono propriamente vitali. Di seguito alcune ricerche vincitrici.

  • un articolo di Febbraio 1976 su Nature da cui si deduce, fra l'altro, che c'è spesso una "asimmetria scrotale" negli uomini e nelle sculture antiche.
  • un articolo di Novembre 1984 sul Journal of Trauma da cui si deduce, fra l'altro, che possono determinarsi gravi ferite alla testa dalla caduta di noci di cocco.
  • un articolo di Agosto 1988 negli Annals of Emergency Medicine da cui si deduce, fra l'altro, che ci può esserci un' "Interruzione del singhiozzo non trattabile grazie ad un massaggio digito-rettale".
  • un articolo di Febbraio 1990 nel Journal of Periodontology da cui si deduce, fra l'altro, che i pazienti dei dentisti preferiscono il filo interdentale cerato a quello non cerato con un rapporto di due a uno.
  • un articolo di Maggio-Giugno 1990 sul Journal of Emergency Medicine da cui si deduce, fra l'altro, che "[un] pene intrappolato in una cerniera lampo è una condizione dolorosa che può essere peggiorata da un intervento troppo sollecito".
  • un articolo di Giugno 1990 sul British Journal of Dermatology da cui si deduce, fra l'altro, che quelli che credono di avere i piedi puzzolenti di solito li hanno, e che a quelli che pensano di avere i piedi che non puzzano, di solito non puzzano i piedi.
  • un articolo di Aprile 1991 sull'International Journal of Neuroscience da cui si deduce, fra l'altro, che "il rapporto fra le performance cognitive può essere influenzato alterando in maniera artificiosa la frequenza respiratoria" (eh?).
  • un articolo di Giugno 1991 sugli Annals of Emergency Medicine, da cui si deduce, fra l'altro, che l'elettroshock non è una buona cura per il morso del serpente a sonagli.
  • un articolo di Agosto 1993 su Genitourinary Medicine, da cui si deduce, fra l'altro, che la gonorrea si può trasmettere attraverso una bambola gonfiabile.
  • un articolo di Agosto 1993 su Military Medicine, da cui si deduce, fra l'altro, che la stitichezza colpisce i militari statunitensi con la seguenti percentuali: 7,2% in caserma, 10,4 durante il trasporto in missione, e 30,2% durante le missioni.
  • un articolo di Dicembre 1993 sullo Scottish Medical Journal, da cui si deduce, fra l'altro: "Si espongono tre casi in cui le tazze del cesso hanno ceduto sotto il peso corporeo, causando ferite che hanno richiesto il ricovero in ospedale. L'eccessiva obsolescenza dei cessi viene riconosciuta come causa. Con l'invecchiamento dei cessi gli episodi di cedimento diventeranno più comuni, e ciò comporterà ulteriori episodi traumatici."
Great moments in human research | The Register

Powered by ScribeFire.

venerdì 24 agosto 2007

Shhh: sentiamo il meteo.



Una cosa che mi ha sempre sconcertato è la totale inaffidabilità delle previsioni del tempo. Fra meteorologia (di cui so pochissimo), meccanica dei fluidi (di cui so veramente poco) e teoria del caos (fatto solo quattro chiacchiere con amici), si potrebbe affermare che le previsioni del tempo sono più imprecise quanto più ampia è l'area di previsione e quanto più ci si spinge avanti nel futuro.

Quindi, se voglio sapere che tempo farà in Germania fra due settimane, un'occhiata a siti tipo Accuweather gliela posso dare, ma è meglio che non faccia troppo affidamento sulle previsioni. Se invece alle 10.00 del mattino voglio sapere che tempo farà questo pomeriggio e consulto una fonte che abbia un ambito locale (previsioni regionali, o simili), mi garberebbe avere un risultato più consistente.

Niente: le previsioni sbagliano alla grande, di solito per uno slittamento temporale (anche di 12-24 ore). Ho una proposta: se i telegiornali del mattino integrassero le previsioni del tempo insieme con gli oroscopi, forse verrebbe attribuito il giusto peso a un tipo di previsione che assomiglia di più ad una divinazione che a qualcosa di scientificamente sostenibile.

Probabilmente chi trasmette le previsioni locali si limita a dedurle da indicazioni più ampie ma fornite da un ente autorevole (per esempio le previsioni regionali non fanno stime più precise, si limitano a riportare le previsioni nazionali semplicemente "tagliando" le regioni che non interessano). Chi ha un business molto sensibile alle condizioni climatiche sono certo che si affidi a mezzi ben più precisi.

Ok, non si può dire "beccatevi il tempo che manda il cielo", ma anche fare previsioni senza sottolineare il loro grado di indeterminazione non mi sembra giusto. In questi giorni l'uragano Dean si sta abbattendo sul Messico: ammetto che la meteorologia possa servire per tracciare degli affari grandi il doppio della Groenlandia e che si sono già fatti 1000 km dall'atlantico verso la costa americana (anche se riguardo alla potenza dell'uragano fanno dei lisci come ai tempi di Katrina [minuto di silenzio, grazie]).

Alla faccia del religioso silenzio che cala nelle case quando trasmettono le previsioni del tempo.


Powered by ScribeFire.

martedì 7 agosto 2007

Adobe Audition

..........................................
Quella che vedete è una schermata di Adobe Audition in italiano. Cosa c'è di strano? Nella barra di stato, in fondo, è indicato quanto spazio libero c'è su disco e quante ore di registrazione corrispondono a tale spazio.

Nel mio caso, non contando il disco da 250 GB formattato Ext3, dice che ho 114,80 GB di spazio libero. Gratuito? Aspetta: perché gratuito? Hmm. Fammi pensare: gratuito = free (che vuol dire anche "libero", termine più indicato per indicare lo spazio disponibile su disco).

Insomma, anche stavolta è stato il maggiordomo. Perché la 15° Softwarehouse del mondo non può permettersi un buon traduttore? Questo software costa 375 EUR + IVA, non è uno shareware da 39$.

Scriverò alla Adobe. Servirà a qualcosa?

Di porpora ha il giubbetto ed il mantel.

"Di sicuro la sua storia colpisce perché tocca un nervo scoperto."

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41

domenica 5 agosto 2007

SMS gratis via web.

Il servizio si chiama Callwave, e permette di mandare SMS gratis (e consegnati pressoché istantaneamente) in tutto il mondo con il vostro numero di cellulare. Lo so che alcuni operatori permettono di fare altrettanto dal loro sito web, ma questo funziona con tutti gli operatori, e si può usare come componente per iGoogle.

L'unica (perdonabilissima) pecca è che in calce ad ogni SMS viene inserita la scritta (callwave.com/sms).

Le istruzioni sono semplici: cliccate il link sotto riportato



inserite il numero del vostro portatile (non dimenticate il prefisso internazionale, per l'Italia +39), il vostro indirizzo mail e scegliete un PIN. Cliccate su "Sign Up Now" e si arriva su una pagina in cui si deve inserire un numero di conferma. Callwave vi manda istantaneamente via SMS il numero di conferma, lo digitate e premendo il bottone si completa la registrazione.

Per spedire gli SMS si torna sulla pagina di Callwave e ci si autentica con il proprio numero di telefono e il PIN scelto in fase di registrazione. Io preferisco usare il componente per iGoogle.



Lascerò eventuali dettagli a riguardo, se richiesto, nei commenti.

CallWave Modern Voicemail, Vtxt, PhonePage - Try it Free

Powered by ScribeFire.

sabato 28 luglio 2007

Email su cellulare

Secondo uno studio recente, presto le email su cellulare soppianteranno gli SMS. E non è male, visto che in genere gli SMS costano 650 EUR al MByte.

Ovvero: in 1048576 caratteri, o 1 MByte, ci stanno più di 6500 SMS. Al prezzo di 0,1 EUR ciascuno, fa 650 EUR/MB. Gli stessi operatori di telefonia cellulare offrono il traffico internet forfaitario per 20-30 EUR/mese comprensivo di 400-500 MByte di traffico.

Che gli SMS fossero un furto lo si sapeva già, ho solo aggiunto due numeri per dare l'idea (grazie, Mike!).


Powered by ScribeFire.

lunedì 16 luglio 2007

Il postino Pat

Ecco qua il postino Pat,
e con lui c'è il suo gatto Jess,
la mattina presto
quando spunta il giorno
con la posta in giro se ne va.

Ecco qua il postino Pat,
e con lui c'è il suo gatto Jess,
gli uccelli stan cantando,
il sole sta nascendo,
e Pat è pieno di felicità.

Powered by ScribeFire.

giovedì 28 giugno 2007

Telecom



"Slovacco in Slovenia, Sloveno in Slovacchia". La cosa veramente triste (davvero) è che Telecom (credeteci o meno, siete liberi) è il miglior operatore italiano. Sì, fa schifo: ma gli altri fanno ancora più schifo.

Parlamento europeo e V-Day

Powered by ScribeFire.

sabato 23 giugno 2007

Per i bischeri non c'è medicina.

Ho lasciato il link al sito di Paolo Attivissimo, autore della traduzione.



Il Disinformatico (attivissimo.blog): Helpdesk medievale

Powered by ScribeFire.

mercoledì 13 giugno 2007

Basta che vi...cosa?

Mi segnalano un simpatico corsivo di cui riporto il collegamento, in cui Massimo Gramellini riflette su un fatto molto grave (per i pochi irriducibili che si ostinano a parlare un italiano pieno di inutili orpelli come i congiuntivi). La pubblicità per la scelta del tfr ha la sua tagline in "Basta che vi decidete". No. Semmai, basta che vi deci-diate.



La tesi orripilante di Gramellini vuole che lo strafalcione (sì, non è una cosa "simpatica" e non è una forma colloquiale, è uno strafalcione bello e buono) non sia frutto di una somma di incompetenze, ma un errore voluto per raggiungere il popolo con il suo proprio linguaggio.



Allora facciamola tutta: "Siccome che non c'è più molto tempo, basta che vi decidete."



LASTAMPA.it



Powered by ScribeFire.

mercoledì 23 maggio 2007

Nomi e cognomi

La domanda sembra banale: quando si firma, si mette prima il nome o prima il cognome?



Risposta: prima il nome, poi il cognome. Spargete la voce, grazie.



Accademia della Crusca



Powered by ScribeFire.

martedì 22 maggio 2007

[NSFW] - Voto di scambio





Un personaggio che ragiona male mi segnala il sito riportato qui sotto. In sintesi, una candidata al senato Belga, appartenente al NEE, offre un pompino (no, non il ristorante, bensì l'atto) a chiunque voti per il suo partito. Secondo alcune fonti, pare che a fronte della richiesta di 400.000 posti di lavoro (jobs) sia stata buttata là l'idea dei 400.000 pompini (blow-jobs), poi ridotti a 40.000. Ci si iscrive con un modulo sul sito web, e in caso venga accettata la richiesta si viene ricontattati per stabilire quando e dove verrà eseguito.



Vi risparmio la matematica: sono 80 al giorno per 500 giorni, con una media di sei minuti l'uno per otto ore al giorno.



Lascio ai solutori più che abili tutti i possibili confronti con il sistema politico di altre nazioni, tipo Camelot, Gondor, Atlantide e Utopia. Occhio perché se fate paragoni con quelli veri nella migliore delle ipotesi vi beccate una denuncia per vilipendio delle istituzioni.



Infine: no, non mi sono iscritto. E no, non ho iscritto neanche l'avatar su Second Life, opzione esplicitamente citata per gli uomini sposati o timidi. Nel modulo di iscrizione (a cui si accede con il tasto "Blow me") la possibilità Second Life viene estesa anche alle donne, sempre che il loro avatar sia sufficientemente attrezzato. :-)



Nota bene: ai proprietari del Pompino Restaurant ho già scritto io a fine 2005 (giuro, ho ancora la mail) e mi hanno risposto: "Yes, we are aware." [Sì, lo sappiamo.]



NEE: Index



Powered by ScribeFire.

venerdì 18 maggio 2007

Dieci domande a Penelope Trunk: consigli per far carriera in questo secolo.

Segnalato dal blog di Guy Kawasaki, traduco l'intervista alla signora Trunk. Giornalista, è stata imprenditrice e manager, e le ha passate un po' tutte, dall'andare in borsa, fino alla bancarotta, ma soprattutto dà risposte non intuitive e, a mio parere, molto intelligenti. Attenzione: alcune risposte, tipo quella alla domanda n°3, sono ritagliate sulla società americana, ma pensandoci bene non è che in Italia siamo poi così distanti...



Per chi si fosse messo in contatto solo ora, le "dieci domande" di Guy Kawasaki non sono mai dieci, ma dodici o addirittura sedici: ma in generale è tutta roba buona.



1. Domanda: Quanti soldi servono per essere felici?   



Risposta: circa 40,000 Dollari (circa 30,000 EUR, N.d.T.). Non importa quanti figli hai o in che città vivi - non conta nulla, perché la felicità delle persone dipende in gran parte dal loro livello di ottimisimo e dalla qualità delle loro relazioni. Quindi se hai abbastanza soldi per mangiare e per coprirti, il tuo livello di ottimismo fa la parte del leone quando si tratta di stabilire quanto sei felice.



2. Domanda: è più importante essere competenti o gradevoli?



Risposta: La gente preferisce lavorare con uno incompetente e gradevole piuttosto che con uno competente e sgradevole. Molta gente leggendo queste cose annuisce: hanno in mente le persone sgradevoli.

Ma c'è di più: al lavoro, se sei sgradevole, la gente comincia a pensare che sei meno competente. Quindi smettila di pensare che puoi cavalcare l'onda del tuo QI geniale perché non è così. Hai bisogno in ugual modo di intelligenza emozionale. Questa situazione è così palese che vengono istituite classi per disadattati piene di bambini che leggevano già a tre anni. Le abilità sociali pesano quanto l'intelligenza quando si parla di successo nel lungo periodo, anche per i geni.



3. Domanda: Dovrei denunciare il mio capo se mi molesta sessualmente?



Risposta: nella maggior parte dei casi, distruggerai la tua carriera se fai una denuncia per molestia sessuale. Quindi, a meno che tu non sia in pericolo fisicamente, non dovresti denunciare la molestia. Le leggi che regolano la molestia sessuale non proteggono le donne che sporgono denuncia. La legge protegge le aziende dalle donne che sporgono denuncia. Chi lavora alla gestione del personale è lì apposta per proteggere l'azienda, non la donna che denuncia.



Quando denunci una molestia di solito perdi il lavoro per vendetta. La vendetta è illegale, ma praticamente impossibile da dimostrare in sede legale. E, quand'anche tu riuscissi a provarlo, andresti incontro ad un inferno emozionale, senza stipendio, e un ruolo che ti renderebbe impossibile trovare un altro lavoro. Tutto questo per un patteggiamento che non ti permetterebbe certo di andare in pensione.



Quanto descritto è semplicemente come funziona il sistema legale (americano, N.d.T.). Non sto dicendo che sono d'accordo. Ma sto dicendo che se ti preme la carriera, cerca di fare il possibile per non denunciare. La maggior parte delle donne non possono permettersi di sacrificare la loro carriera - e il potere che ne deriva - per buttarsi nell'impresa di smascherare un molestatore. Il sistema legale dovrebbe occuparsene e darsi da fare per correggere questo andazzo.



4. Domanda: Quando dovrei chiedere una promozione?



Risposta:
Forse mai. L'aumento medio si aggira sul quattro per cento. Questo potrebbe cambiare la tua vita in modo significativo? Oltre a questo, qualcuno ti promuove facendoti fare un gradino sulla sua scala, ma la sua scala non necessariamente è il tuo percorso migliore. Quindi concentrati su quello che vuoi veramente anziché gettarti nei sentieri che altri hanno creato per te.



Avere una promozione fa tanto secolo scorso. Al posto di far sì che le carote del secolo scorso siano considerate il massimo del riconoscimento sul lavoro, cerca di capire cosa sarebbe veramente significativo per te: corsi, aggiornamenti, orari flessibili, qualsiasi cosa possa significare più del quattro per cento in più dei soldi. Sono cose che possono veramente dare una svolta alla tua vita ed alla tua carriera.



5. Domanda: Per andare verso la dirigenza è meglio essere generici o essere degli specialisti?



Risposta: A Hollywood, il modo migliore per avere un ruolo nello star system è diventare uno specialista - il burlone, la ragazza tosta, l'eroe senza macchia e senza paura - fatti conoscere per essere il migliore in un certo ruolo, e usa questa peculiarità per emergere. Stessa cosa per quanto riguarda gli affari.



I lavori che non richiedono una specializzazione sono lavori di basso livello. Per andare verso l'alto devi essere in gamba nel fare qualcosa, e devi far sapere alla gente cosa non fai. Nessuno è in gamba a fare qualsiasi cosa. Anche se il tuo obiettivo non è quello di entrare nelle stanza della dirigenza, dovresti specializzarti in qualcosa. Se ti prendi una vacanza di cinque mesi per fare scalate in Tibet, se puoi essere rimpiazzato facilmente, lo sarai. Se hai un'abilità difficile da duplicare, il tuo posto resterà lì ad aspettare il tuo ritorno. (Attenzione: essere non rimpiazzabili può significare rovinarsi le ferie, e aumentare lo stress. In più, se quello che fai non è duplicabile, vuol dire che o non condividi abbastanza o non documenti a sufficienza ciò che fai. N.d.T.)



6. Domanda: Come mi devo comportare nei confronti dei buchi nel mio curriculum relativi a periodi in cui ho viaggiato o in cui non riuscivo a trovare un lavoro?



Risposta: Parla bene di questi periodi. Un buco è una cosa veramente negativa se hai passato il tuo tempo sul divano a guardare i cartoni animati. Ma se hai guardato i cartoni per prepararti alla tua futura occupazione nei palinsesti televisivi per i bambini, sembri chiaro e determinato. Stessa TV, stesso divano, due storie diverse.



La gente non vuole sentire la storia della tua vita. Questa è un'ottima notizia per chi ha dei trascorsi sul divano. In quasi tutti i casi, si impara qualcosa anche durante i periodi di non impiego. Racconta una storia convincente su cosa hai imparato e dove stai andando, e i tuoi buchi non prenderanno il centro della scena. Tralasciare i dettagli non è mentire: è raccontare buone storie.



7. Domanda: Acquisire un MBA [link del traduttore] o qualche altro titolo di studi avanzati è un uso corretto di tempo e soldi se non riesco a trovare lavoro?



Risposta: No. Se non riesci a trovare un lavoro, dovresti investire di più nel migliorare il tuo aspetto, o il tuo curriculum, o le tue scarse capacità sociali. Queste sono cose che impediscono alla gente di trovare lavoro. Al posto di correre di nuovo a scuola, cerca di capire il perché non trovi lavoro, e forse questo perché non è eliminabile con un ulteriore titolo di studi.



Laurearsi in generale rende le persone meno appetibili, non di più. Per esempio, gente con una laurea i scienze umanistiche hanno più speranze di sopravvivere al disastro del Titanic che non di ottenere un posto fisso come insegnanti [in Italia si rimane precari a vita, ma in sostanza siamo lì].



A meno che non sia il caso in cui frequenti una delle migliori scuole di business all'inizio della tua carriera, non dovresti fare una pausa per ottenere un titolo di studio. Vai alla scuola notturna, perché quello che otterresti con le nuove credenziali non coprirebbe la perdita di guadagni.



Giurisprudenza è una delle poche se non l'unica facoltà che ti rende più appetibile. Sfortunatamente ti rende appetibile per una professione in cui la gente che la pratica è infelice. Giurisprudenza premia il perfezionismo, che è un fattore di rischio per la depressione. Gli avvocati hanno poco o nessun controllo dei loro orari di lavoro, in quanto sono sempre reperibili alle chiamate dei clienti, e molti lavorano costantemente su problemi che un avvocato non può risolvere. Questi due fattori in un lavoro - mancanza di controllo sul carico di lavoro e non essere messi in condizione di raggiungere gli obiettivi prefissati -  sono le due principali cause di burnout sul lavoro.



8. Domanda: qual è la lunghezza ideale per un curriculum in un mondo in cui tutti i curricula sono elettronici e non vengono stampati su carta?



Risposta: Una pagina. Comunque. Il tuo curriculum è un documento di marketing, non un riassunto della tua vita, per cui ogni riga deve essere un obiettivo raggiunto. Più sono grossi(*) e meno serve citarne molti. Ad esemppio, se puoi scrivere "Ha evangelizzato il marchio Macintosh rendendolo uno dei più amati nel mondo" [cosa che l'intervistatore, Guy Kawasaki, ha effettivamente fatto], non hai bisogno di sparare nessun altro proiettile riguardo a vendite e marketing nel tuo curriculum.



Se hai perso completamente la prospettiva, e pensi di avere due pagine di risultati incredibili e non trascurabili, considera che chi assume usa dieci secondi per valutare un curriculum, e uno scanner cerca dieci parole chiave, che di sicuro stanno comode in una pagina sola.



Quindi a meno che tu non abbia un aggancio con chi assume, e sai che quindi guarderà entrambe le pagine, non sprecarti a mandarle entrambe. E se hai un buon aggancio con chi assume, probabilmente otterrai un colloquio anche se il tuo CV fa schifo.



9. Domanda: Come dovrei prepararmi per un colloquio?



Risposta: Un colloquio è un esame per passare il quale è possibile studiare. Pertanto memorizza le risposte alle cinquanta domande più comuni. La maggior parte di chi fa colloqui chiedono variazioni standard di domande standard, e le risposte giuste da dare esistono.



Che tu sia uno spogliarellista o un agente della CIA, la risposta alla domanda "Qual è la tua debolezza" è una storia su come la tua debolezza ha interferito con il tuo lavoro - in una situazione specifica - e come te la sei cavata. Anche la maggior parte delle altre risposte dovrebbero essere delle storie. Ciò significa che le devi preparare prima di andare al colloquio. Le storie riguardo alla tua vita ti rendono memorabile. Elencare la tua vita no. Se vuoi essere assunto devi essere memorabile.



Un altro modo di prepararsi è andare in palestra appena prima del colloquio. Non importa se non ci vai mai - anche se dovresti, perché chi fa esercizio in modo regolare tende a fare più carriera. Devi andarci esattamente prima del colloquio perche la gente ti giudica dalle apparenze, e se sollevi pesi con dorsali e addominali starai più eretto durante il colloquio. Questo ti farà sembrare più sicuro di te, che è mezza battaglia vinta quando si tratta di essere giudicati dall'aspetto.



10. Domanda: Qual è la strategia corretta per cercare il primo lavoro dopo l'università?



Risposta: Non dare troppa importanza al primo lavoro. Ne avrai degli altri. La maggioranza cambia otto lavori prima di raggiungere i trenta, e va bene così. E' quasi impossibile sapere quale sarà la carriera giusta per te finché non le provi. Quindi datti la possibilità di provarne tante. E non fissarti con la ricerca della grande anima. Per arrivare ad un grande lavoro, non importa conoscere il senso della vita, basta conoscere quello del lavorare sodo.



11. Domanda: Solo gli sfigati vivono in famiglia dopo l'università? [L'italia sarebbe un paese di sfigati, N.d.T.]



Risposta: Ad un certo stadio sarebbe una pazzia non vivere in famiglia, come del resto fanno più del 50% dei laureati. Tornare a casa dei tuoi è una mossa furba verso la ricerca di una carriera giusta per te.



I primi lavori di solito non coprono i costi di affitto, le rate del college, e l'assicurazione sanitaria - e tutti questi aumentano più dello stipendio. Se non ti devi preoccupare di pagare l'affitto, avrai una maggiore flessibilità per aspettare il lavoro giusto e per accettare un lavoro per cui ti senti veramente adatto e che però paga poco. Il numero crescente di internati prestigiosi ma non pagati riflette perfettamente il trend di tornare a vivere in famiglia.



12. Domanda: Cosa dovrei fare se lavoro per uno stronzo/a?



Risposta: Andartene. So che esistono i classici esempi di Bob Sutton di stronzi che vengono riveriti come Steve Jobs, ma mi stupisco di come la gente voglia lavorare con lui. Non riescono a trovare un altro visionario per cui lavorare che non sia così stronzo?



Restare in questo tipo di lavoro ti fa sembrare cattivo. La gente si meraviglia di come tu sia finita lì. E, francamente, dovresti meravigliarti anche tu. E' come essere una moglie abusata. Le mogli che restano difendono sempre la loro relazione dicendo quanto sia importante e quanto bene ne traggano, ma per chiunque altro è ovvio che se ne dovrebbero andare. Il problema è la perdita di una prospettiva personale.



[Per quello che ho imparato frequentando il mondo della musica, almeno in Italia, ho notato una pericolosa tendenza a fare esattamente l'opposto: più uno è stronzo, più viene considerato bravo dagli incompetenti, e questo ha come pericoloso effetto collaterale che la gente fa a spallate per vederlo, gli artisti si scannano per lavorare con lui, ecc., accrescendone la fama immeritata con altra aria fritta. E' ora di piantarla: non esiste "bravo e stronzo", e neanche "bravo ma stronzo": esiste solo "bravo o stronzo". Per parlare di questo ci vediamo in un post in futuro. N.d.T.]



(*) "...e più io godo come una maiala!" (Principessa Leiladà in Star Whores, Gem Boy)



How to Change the World: Ten Questions With Penelope Trunk: Career Guidance for This Century



Powered by ScribeFire.

giovedì 10 maggio 2007

Rifiutatevi di non capire.

BOFH, ovvero: Bastard Operator From Hell, la storia fittizia ma verosimile delle giornate di un amministratore di sistema veramente bastardo (esempio: quando chiedi più spazio su disco ti cancella i file esistenti così hai *effettivamente* più spazio...).

E' concepito per un audience di addetti ai lavori, ma è godibile da chiunque sia sufficientemente alfabetizzato da un punto di vista informatico da capire le battute.

Uno delle battute ricorrenti in cui vengono scherniti i comportamenti degli utenti (utonti) è il *Dummy Mode* (modalità "stupido") in cui cade la persona media appena sente un termine che non conosce (anziché chiedere spiegazioni).

Non ridete. Voi fate lo stesso quando andate dal medico, con la differenza che dall'informatico rischiate il disco fisso, dal medico rischiate la pelle. Chiedete, rifiutatevi di non capire. Spesso, poi, chiedere spiegazioni al vostro interlocutore può servire a chiarirgli le idee (e a dire meno cazzate).

(Attenzione: questo non vuole essere un post contro i medici, argomento che merita un post separato e ben circostanziato).

Io ve l'ho detto, poi fate quel che vi pare: la vita è la vostra.

sabato 5 maggio 2007

Il pretesto per aprire un blog

Ieri sera un incontro con Maria Rita Parsi ci ha fatto una pessima impressione. Io e l'altro autore di questo blog ci siamo trovati d'accordo sul fatto che la presentatrice ha incentrato la serata su osservazioni demagogiche e prive di sostanza.

Ovvero, parlare dell'eccessiva spesa degli armamenti da parte dei governi di tutto il mondo è sacrosanto, ma in una serata il cui titolo è "La crisi della famiglia e la sua evoluzione" mi sembra appena appena fuori tema.

In più, la supposta signora Parsi ha espresso concetti pericolosissimi. Il pericolo deriva dalla fuorviante ipocrisia che abbiamo riscontrato nelle seguenti affermazioni (parafrasi dell'autore):

MRP - E' necessario controllare l'attività su Internet dei figli (inteso con chi chattano, cosa scrivono sul blog, ecc...)

Commento: ammesso e non concesso che la signora Parsi lo sappia fare, controllare l'attività su internet dei ragazzi è inutile e stupido. Ovvero, se si tratta di impostare un filtro in modo che i propri bimbi non si ritrovino davati ad immagini di pornografia o violenza, ok, ma se si tratta di vietare al proprio figlio adolescente di guardarsi un paio di tette, beh, state sicuri che se non lo fa a casa lo farà in biblioteca o a casa di un amico.
Come tutti i tipi di censura anche questo è destinato a fallire, per cui l'unico modo per tutelarsi è crescere i propri figli con idee sane per la testa in modo che siano loro i primi a non voler vedere immagini rivoltanti.

MRP - I governanti dovrebbero prima andare in analisi per valutarne l'idoneità

Commento: sì, signora, peccato che detto da una psicanalista suoni un po' di parte. Sarei pronto a scommettere che i dentisti, i tecnici del suono, i parrucchieri e i tassisti la pensano proprio come lei. Ciascuno riguardo al proprio mestiere, però.

Poi ne ha detta un'altra sul chiedersi i "perché" durante una relazione che è stata talmente buttata là e che mi trova così in disaccordo che sarà oggetto di un post separato.
Almeno la nostra ha detto qualcosa che non fosse da buttare? Sì: "chi ha avuto dei buoni maestri tende a rimanere un buon allievo per tutta la vita". Ok, sono d'accordo.